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Di Maio traccia il bilancio 2016: "Abbiamo creato un nuovo modo di far politica"

Sul palco del San Luigi con oltre 250 persone presenti, si sono alternati sindaci (Toledo e Tassinari), lavoratori, forlivesi "illustri" come Simonetta Montaguti, Giorgio Ercolani, Maurizio Gardini e il direttore di Caritas

In una sala San Luigi strapiena di pubblico, sabato mattina il parlamentare Marco Di Maio ha presentato pubblicamente il bilancio sul lavoro svolto nel 2016. Una presentazione anomala, in cui a prendere la parola non è stato il giovane deputato romagnolo (salvo alcune 'incursioni'), ma tante testimonianze di personalità del territorio e non solo che nel corso dell'anno appena passato sono entrate in contatto, hanno collaborato e sostenuto progetti assieme a Marco Di Maio. A partire da Enrico Monti e Mattia Peradotto, due 20enni impegnati nei propri mestieri (farmacista e ingegnere) e in politica. 

Mischiando le parole alle immagini, le slide (tra cui anche quella in cui ha proiettato pubblicamente la "busta paga" e uno specchietto sintetico di entrate-uscite) ai video. "Questo potrebbe essere l'ultimo 'bilancio' che presento - ha ammesso il parlamentare - tali e tante sono le turbolenze politiche di questo momento; ma sono tranquillo e orgoglioso perchè insieme abbiamo introdotto un modo diverso di fare politica, vicino al territorio, alle comunità locali, alle questioni concrete. Come hanno dimostrato le persone, molte lontane dalla politica, che hanno deciso di venire qui e mettere la propria faccia per testimoniare come ancora sia possibile una politica che non si limita a denunciare i problemi, ma prova anche a risolverli. Qualsiasi cosa succeda, questo è il risultato più grande che abbiamo conseguito". 

E così si sono alternati sul palco del teatro inserito all'interno del complesso dell'opera salesiana di Forlì, dove il primo intervento è stato quello del direttore del Centro di formazione, Sergio Barberio, cui è seguito quello del sindaco di Forlì, Davide Drei. Poi altri forlivesi che hanno ruoli di primo piano a Roma come Maurizio Gardini (presidente di Confcooperative nazionale) e Paola Sansoni (vice presidente nazionale di Cna) che hanno illustrato il lavoro svolto da Marco Di Maio a fianco delle imprese sulle tematiche fiscali, sulla riforma del credito cooperativo, sulle questioni che più stanno a cuore al mondo produttivo. E a proposito di fisco, anche Simone Celli, da pochi giorni segretario di Stato alle Finanze nella Repubblica di San Marino e sostenitore assieme a Di Maio di un nuovo e diverso rapporto tra Italia e San Marino, improntato a scambio di informazioni, trasparenza, fine del segreto bancario: temi di competenza della Commissione Finanze, di cui Marco Di Maio è componente.  

"Open camera" di Marco di Maio

E' stato Andrea Lombardi, direttore della cooperativa Uniser (giovane azienda che offre servizi per la mobilità formativa sin dal 1998) a rappresentare gli aspetti positivi del Jobs act e l'importanza della collaborazione con le istituzioni locali, mentre Paride Amanti, segretario generale della Cgil a Forlì, ha sottolineato gli aspetti critici e la necessità di modificare alcune norme di quella riforma. Riconoscendo però a Marco Di Maio, "una capacità di relazione e rapporto con il territorio che ci consente di fare qui cose che non si riescono a fare in altre zone". Luigi Virgilio Patanè, direttore commerciale di Soles Tech, ha raccontato l'esperienza della propria azienda: una cooperativa di lavoratori che avevano perso il posto di lavoro per la crisi della propria azienda. Mettendosi insieme, investendo i risparmi di una vita, sono riusciti a riacquistare i brevetti della loro precedente azienda e sfruttando gli incentivi fiscali messi in campo per le ristrutturazioni hanno ripreso quota, salvato il proprio lavoro, ripreso una prospettiva di futuro. 

Il rapporto con il territorio è il cuore dell'attività politica e parlamentare di Marco Di Maio, come hanno rappresentato nei loro interventi il sindaco di Portico e San Bendetto, Luigi Toledo, e quello di Rocca San Casciano, Rosaria Tassinari: due testimonianze diverse, di segno politico differente, ma accomunate da storie di impegno e lavoro diretto ad affrontare problemi che possono apparire piccoli: il recupero dell'abbazia di San Benedetto e il mantenimento del presidio di polizia stradale a Rocca. 

Francesca Gardini, assessore ai lavori pubblici del Comune di Forlì, ha illustrato invece l'impatto che avranno su Forlì gli oltre 8 milioni di euro che si è riusciti ad ottenere dal Governo per finanziare 12 progetti. 
Andrea Corsini, assessore regionale al turismo, ha evidenziato, invece, l'attenzione dedicata ai temi del commercio, dello sviluppo turistico, della promozione del territorio. 

Quattro interventi rivolti al futuro hanno chiuso, invece, la mattinata. Il primo è stato quello di Sauro Bandi, direttore della Caritas di Forlì e tra i promotori dell'Emporio della Solidarietà, progetto che grazie alla legge contro lo spreco e per le donazioni potrà continuare a crescere e ad essere sostenuto. 

Giorgio Ercolani (primario, direttore di chirurgia generale e oncologica dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni") ha parlato dell'impegno comune con il parlamentare forlivese per la valorizzazione della nostra sanità; ma soprattutto del progetto di coinvolgere l'università in maniera più attiva dentro al nostro sistema sanitario, sia nell'ospedale che all'Irst. 

Simonetta Montaguti, ingegnere e ricercatrice forlivese, prima donna a trascorrere due inverni in Antartide (dove è rimasta per 1 anno e 1 giorno), ha parlato dei progetti che riguardano il Cnr e l'agenzia spaziale europea e quelli sostenuti grazie ai finanziamenti ottenuti dal Ministero dell'Università e della Ricerca, che riguardano analisi e approfondimenti sui cambiamenti climatici, sui loro effetti, sulle loro cause. 

Infine Andrea Carlucci, amministratore delegato di Toyota Italia, ha illustrato il futuro della mobilità, dell'idrogeno (che grazie all'impegno profuso anche da Marco Di Maio è finalmente diventata una tecnologia utilizzabile anche in Italia) e le ragioni che hanno spinto una multinazionale a scegliere Forlì per il primo progetto di "car-sharing" con auto ibride. 

A chiudere l'evento è stato Marco Di Maio, con un brevissimo intervento: "Non so se avremo un'altra occasione per presentare il bilancio di un anno di lavoro - ha detto - le incertezze e le turbolenze politiche rendono impossibile ogni previsione. Ma questa esperienza si concluderà, comunque vada, con un risultato certo: abbiamo riportato questo territorio in parlamento, abbiamo introdotto un modo diverso di impostare il rapporto tra parlamento e comunità locali; un modo che fa della tracciabilità, della prossimità, della rendicontazione, della concretezza un impegno a cui nessuno potrà sottrarsi". 

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