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Diffida amministrativa, Alessandrini (Pd): "Sia inserita in legge regionale"

“Inserire nella legge regionale 21/84, in un’ottica semplificatoria ed educativa, la previsione della diffida amministrativa”. È quanto chiede il consigliere Tiziano Alessandrini

“Inserire nella legge regionale 21/84, in un’ottica semplificatoria ed educativa, la previsione della diffida amministrativa”. È quanto chiede una risoluzione presentata dal Gruppo PD della Regione Emilia-Romagna, primo firmatario il consigliere Tiziano Alessandrini, approvata dall’Assemblea legislativa.

“L’istituto della diffida amministrativa – si legge nel documento – può essere previsto, in alternativa all’accertamento della violazione amministrativa, solo nei casi in cui questa risulti ancora sanabile”. Tale previsione, alla quale fa riscontro anche “una prassi operativa presente presso molti operatori di polizia municipale”, oltre ad inserirsi tra le azioni tese alla semplificazione del procedimento sanzionatorio, “riveste anche un valore educativo non secondario”.

Tra gli esempi di diffida amministrativa, «il non rispetto dell’orario di vendita o l’omesso cartello che li riporta – illustra Alessandrini -, il non rispetto della disciplina riguardante i prezzi e le liquidazioni o gli omessi cartelli di divieto di fumare. Violazioni sanabili, dunque, per le quali non sempre è necessario sanzionare alla prima occasione».

«Con questa risoluzione – conclude Alessandrini - abbiamo voluto portare all’attenzione dell’Assemblea il fatto che la diffida connessa ad omissioni di comportamenti dovuti ha un importante valore educativo e di responsabilizzazione degli operatori economici».

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