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Drei-bis, centro-destra all'attacco: "Non cambierà nulla, vogliamo il Drexit"

“Resteranno, perché sanno di rischiare di perdere”, ma per Ragni comporterà  “tre anni come quelli precedenti, perché il problema è irrisolvibile”

Dopo la Brexit, anche il “Drexit”, vale a dire l'uscita del sindaco Drei da Forlì: il gioco verbale è fin troppo facile nel giorno in cui il Regno Unito ha scavato un solco ancora più profondo della Manica per dividersi dalle sorti del Vecchio Continente, ma è efficace per la illustrare la richiesta: quella del centro-destra forlivese per concludere l'esperienza di governo del primo cittadino e quindi andare a 
elezioni locali.

Un'opzione che, realisticamente, lo stesso Fabrizio Ragni, capogruppo di Forza Italia in Consiglio vede come molto remota: “Resteranno, perché sanno di rischiare di perdere”, ma per Ragni comporterà  “tre anni come quelli precedenti, perché il problema è irrisolvibile”. Questa l'analisi di  Ragni: “Il Drei bis ha scoperchiato il fatto che nel Pd non vanno d'accordo tra loro, ed ora ci propinano la sceneggiata, con grande ipocrisia, di chi dice che va bene così ed è giusto così. Alla fine sono usciti due assessori, per far entrare due rappresentanti delle liste di maggioranza, ma non ci sarà alcun cambio di rotta e noi ci fidiamo ancora meno di prima”.

Ragni spiega, però, che “vogliamo portare a casa qualche risultato come minoranza, dato che la nostra non vuole essere un opposizione del no. Con mozioni e question time i risultati sono scarsi, il Pd ha una prevenzione sui nostri argomenti e ce li boccia, in Consiglio si arma di buoni propositi ma poi si sbugiarda il giorno dopo. Per questo porteremo le mostre proposte, in forma scritta, direttamente alla Giunta. Per esempio in tema di sicurezza avanzeremo delle proposte, li vogliamo mettere alla prova direttamente, iniziando dalla questione di via Fabbretti (piccola traversa di via Ravegnana, dove si trova il centro di preghiera islamico, ndr), dove da due anni è senza risposte una petizione dei cittadini che lamentano le difficoltà di transito della strada chiusa è di sicurezza. Mi aspetto una risposta dal nuovo assessore”.

Daniele Mezzacapo, capogruppo della Lega Nord, invece, punta dritto ad elezioni anticipate: “Il M5S si è detto pronto al voto a Forlì, lo siamo anche noi che abbiamo almeno tre candidati che sarebbero disponibili come sindaco, mentre i 5 stelle si sono rivelati un disastro: hanno perso due consiglieri su 4 di cui uno era il candidato sindaco e che si ritrova a sostenere Drei. Non hanno la serietà per poter governare la città, mentre la coalizione di centro-destra ha dimostrato di aver coesione credibilità per amministrare la città. Oggi in un ballottaggio a Forlì molti la grande maggioranza della città voterebbe contro il Pd e molti si sono accorti dell'inaffidabilità dei 5 stelle noi pretendiamo quindi la possibilità di votare”. Mezzacapo elenca quelli che definisce i fallimenti di Drei: “Via Emilia Bis, centro storico (dove il nuovo assessore dice di non trovare il progetto di quello vecchio), sicurezza, la gestione dell'aeroporto, l'inceneritore che prenderà i rifiuti di Ravenna, mentre De Pascale ha potuto dire in campagna elettorale che il Pd a Ravenna spegnerà un inceneritore, cosa che non può dire Drei; dietrofront sui bus in centro, piazza guido da Montefeltro su cui Drei è stato richiamato dal suo partito, nessuna riduzione per Imu e Tasi per chi ristruttura in centro storico”

Infine Davide Minutillo, capogruppo di Fratelli d'Italia: “Noi oggi dovremmo fare il 'Drexit', l'uscita dal governo clientelare del sindaco. La crisi di giunta è merito anche di questa opposizione,  è la prima vera opposizione forte a Forlì, tanto che non si era mai verificata una crisi di giunta, checché ne dica un parruccone come Alesandro Rondoni. Drei ha bloccato il Consiglio da un mese, e il sindaco intanto si è dimenticato di temi come l'aeroporto, dato che nessuno sa cosa sta facendo Halcombe. Le aree verdi sono il simbolo della malagestioni, mentre sulla sicurezza non si è fatto niente, noi vogliamo introdurre il vigilantes volontario della sicurezza che si trova in molte città del Nord Italia e funziona”. Minutillo attacca infine le altre opposizioni: “I 5 Stelle hanno espulso il loro candidato sindaco dopo 6 mesi, il gruppo più litigioso al suo interno”. Tutti i partiti di centro-destra, infine, non condividono la definizione dell'ex sindaco Roberto Balzani che sostiene che si è allargata la maggioranza: “Non c'è nessun un allargamento di maggioranza. Balzani già in passato su Facebook scrisse che il primo cittadino di Forlì era Pinza e non Drei. Con l'ultimo messaggio ha voluto dire che Drei per governare ora deve pescare da altri partiti, perché ha gravi difficoltà col suo, che è il Pd”, è l'analisi di Mezzacapo. 

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