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Economia solidale, i consiglieri di maggioranza chiedono una delega ad hoc

Il Comune di Forlì ha nel tempo sostenuto iniziative legate a questo tema: è riconosciuta “Città Equosolidale” per le buone pratica attivate

I gruppi consiliari di maggioranza del Consiglio Comunale di Forlì: Partito Democratico, Con Drei per Forlì e Noi con Drei , hanno presentato una mozione da discutere in Consiglio, per chiedere all’Amministrazione di dare attuazione alla legge regionale n.19/2014 “Norme per la promozione e il sostegno dell'economia solidale", approvata alla fine della scorsa legislatura.

I consiglieri e le consigliere chiedono in particolare l’istituzione di una specifica delega all’Economia Solidale, da attribuire ad uno dei componenti della Giunta, così come ha fatto recentemente la Regione Emilia Romagna. In questo modo si può avviare, anche a Forlì un percorso importante al quale la nostra realtà ha partecipato in prima persona, sia per quanto riguarda le istituzioni, che la società civile a cui fa riferimento molta parte dell’economia solidale. La legge al primo capitolo prevede che “La Regione Emilia-Romagna riconosce e sostiene l'Economia Solidale, quale modello sociale economico e culturale improntato a principi di eticità e giustizia, di equità e coesione sociale, di solidarietà e centralità della persona, di tutela del patrimonio naturale e legame con il territorio e quale strumento fondamentale per affrontare le situazioni di crisi economica, occupazionale e ambientale”.

La legge definisce anche le misure di sostegno  valorizzare e promuovere lo sviluppo dell’Economia Solidale”, con strumenti quali i “Centri per l’economia solidale”, il Forum Regionale per l’Economia Solidale, la creazione di un Tavolo regionale e di un Osservatorio, con un portale web dedicato. Fa inoltre riferimento alle azioni concrete che, nell’ambito del sistema di decentramento territoriale e collaborazione degli Enti Locali, i Comuni possono adottare per valorizzare, promuovere e sostenere lo sviluppo dell’Economia Solidale e la messa in rete dei soggetti che svolgono attività e iniziative in tale ambito. L’attuazione della legge regionale è importante perché nella realtà forlivese sono numerose le esperienze consolidate di economia solidale come le Botteghe del Commercio Equo e solidale; i Gas (Gruppi di acquisto solidale) che coinvolgono migliaia di cittadini; l’Emporio della Solidarietà recentemente promosso da Caritas e da numerose associazioni, solo per citarne alcune.

Il Comune di Forlì ha nel tempo sostenuto iniziative legate a questo tema: è riconosciuta “Città Equosolidale” per le buone pratica attivate; gestisce il Mercato dei produttori agricoli in piazza Dante ed altri spazi dedicati nei mercati cittadini  per sostenere la filiera corta agroalimentare e i prodotti della tradizione; ha promosso numerose iniziative nel campo della sostenibilità ambientale e sociale, quali le Notti Verdi e supportato esperienze di social-street cittadine. Inoltre nella nostra città si stanno promuovendo operazioni di rigenerazione urbana allo scopo di riqualificare edifici non utilizzati e, attraverso essa, zone e quartieri della città in particolare nel centro storico cittadino.

Una delle attività a cui la legge fa riferimento per gli enti, è anche la divulgazione presso la cittadinanza dei principi, delle prassi e delle attività svolte dai soggetti impegnati nell’Economia Solidale, attraverso eventi, percorsi e strumenti informativi, in particolare nelle scuole, nelle università, nelle sedi formative.  Esistono perciò tutti i presupposti, attraverso la istituzione di una delega specifica, per mettere a sistema e promuovere ulteriormente, le tante esperienze riconducibili all’economia solidale presenti sul territorio in modo trasversale, dal sociale al turismo, dall’ambiente all’urbanistica, dalla promozione nelle scuole al sostegno alle reti presenti nel territorio, fino al supporto necessario per l’eventuale creazione di un Centro per l’Economia Solidale ed Distretto dell’Economia Solidale, anche attraverso l’istituzione di un tavolo permanente di dialogo e confronto con queste variegate realtà.

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