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Elezioni, a Predappio gli storici stanno con Frassineti

Noi crediamo, al contrario, che sia giunto il momento in cui la narrazione e interpretazione del periodo fascista, all’interno della storia italiana ed europea della prima metà del Novecento, possa e debba essere fatta

"I sottoscritti docenti di storia intendono manifestare tutto il loro appoggio al Sindaco di Predappio Giorgio Frassineti, auspicando che possa essere rieletto nella tornata elettorale del prossimo 25 maggio. Con coraggio, coerenza e lungimiranza Frassineti ha proposto di fare della ex Casa del Fascio e dell’Ospitalità di Predappio un museo sulla storia del fascismo e dell’Italia nella prima metà del ‘900, insieme con un centro di documentazione e studi sulla storia del ‘900 e un insieme di servizi (archivi, biblioteche, mostre, didattica) che possano fare di questa realtà un punto innovativo nella costruzione di una consapevolezza storica e nel rafforzamento della coscienza civile soprattutto delle giovani generazioni. I timori espressi da più parti, in modo strumentale e superficiale, che questa iniziativa possa costituire un momento di celebrazione della politica del ventennio o possa ridursi a un’interpretazione storiografica ideologica di parte, sono l’espressione di una paura nel fare i conti con il passato della nostra nazione che ormai da anni non ha più ragione di esistere, di un’idea paternalistica dell’educazione, di una visione retrograda di quello che oggi possono e devono essere i musei che si occupano di storia. Noi crediamo, al contrario, che sia giunto il momento in cui la narrazione e interpretazione del periodo fascista, all’interno della storia italiana ed europea della prima metà del Novecento, possa e debba essere fatta, con tutte le garanzie di una visione storiografica scientifica e seria, di una capacità di allestimento museografico all’altezza delle più avanzate esperienze europee e mondiali, con un forte carattere educativo che sappia rivolgersi alle scuole, ai giovani, ai cittadini italiani e di ogni paese europeo. Soprattutto in un momento in cui populismi e nazionalismi stanno facendo di nuovo sentire la loro voce in tutta Europa".  

Roberto Balzani, Ruth Ben-Ghiat, Alberto De Bernardi, Tommaso Detti, Marcello Flores, Mimmo Franzinelli, Giovanni Gozzini, Stephen Gundle, Marie-Anne Matard Bonucci, Maurizio Ridolfi, Paola Salvatori

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