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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Elezioni, primarie Pd. Pienone per Alessandrini in Comune: "Sindaco con la valigia"

"Il lavoro prima di tutto, come motore di libertà e di uguaglianza - ha esordito Alessandrini -. Puntando su innovazione, ricerca, reti d'impresa, perché le nostre aziende devono essere aiutate a competere ad un livello alto"

I coordinatori del Comitato Alessandrini, il giovane imprenditore Andrea Zanfini e Tatiana Gentilini, operaia di Electrolux, mercoledì hanno aperto la serata di presentazione del candidato sindaco di Forlì, Tiziano Alessandrini in un salone comunale pieno di gente. Parlando di impegno, determinazione, attenzione costante anche alle piccole cose e valorizzazione delle risorse disponibili. Poi ha preso Alessandrini, che ha illustrato i 25 punti inseriti nella prima bozza di programma, a cui hanno fatto seguito tante domande del pubblico.

"Il lavoro prima di tutto, come motore di libertà e di uguaglianza - ha esordito Alessandrini -. Puntando su innovazione, ricerca, reti d'impresa, perché le nostre aziende devono essere aiutate a competere ad un livello alto, altrimenti ci troviamo a combattere un'inutile battaglia tra poveri".

Primarie Pd, Alessandrini incontra i cittadini

Lavoriamo insieme - "Le primarie - ha detto Alessandrini in apertura del suo intervento - devono essere un terreno d'incontro e di stimolo per tutti, non certo di divisione. Comunque andranno le cose subito dopo queste consultazioni noi lavoreremo insieme a chi ne uscirà vincitore, mettendoci al servizio della città".

Il vitalizio - Alessandrini sgombra subito ogni dubbio sul suo ruolo in Regione e sulla sua decisione di rinunciare al vitalizio da consigliere. "Ho annunciato più di un anno fa la mia rinuncia al vitalizio come consigliere regionale al termine del mio mandato, l'ho confermata recentemente e la ribadisco ora. Perché non ho rinunciato fin da subito? Perché la legge prevede, per chi rinuncia subito, un aumento immediato in busta paga di 1000 euro al mese. Io non li voglio quei 1000 euro in più, mi sembrerebbe un ulteriore privilegio".

Forlì e le imprese - Il discorso ha proceduto quindi con la presentazione dei punti focali del suo programma. "La nostra amministrazione - afferma Alessandrini - guarderà al lavoro e alle imprese prima di tutto. Forlì è una città in affanno, e anche quando la crisi finirà non torneremo ai livelli precedenti al 2008. Ce lo ricordano gli imprenditori partiti anche da Forlì per manifestare a Roma: le imprese non c'è la fanno più, come le famiglie. L'unico segno più nelle statistiche di oggi è quello della disoccupazione, e anche con previsioni positive per la ripresa del Pil, com'è per questo 2014, il dato dell'occupazione rimane negativo. Dobbiamo fare di tutto per riprendere quota, per le piccole e grandi imprese cittadine. C'è per fortuna la buona notizia della Ferretti, che mantiene in suo stabilimento forlivese, ma ora dobbiamo rimboccarci le maniche perché queste buone notizie si susseguano".

Serve una svolta - "A Forlì serve una svolta - ha proseguito - con investimenti innovativi. È difficilissimo per noi, perché il Comune non ha tante leve, ma su quelle dobbiamo agire con determinazione. Intanto l'Amministrazione può fare grandi passi avanti per velocizzare le pratiche, fattore che già di per sé favorisce molto l'impresa. Abbiamo poi, ad esempio, il Polo aeronautico e li c'è tutto, università, scuole, servizi. Mancano solo le imprese, che dobbiamo portare in città, per creare vero sviluppo".

Il sindaco con la valigia - Come attrarre imprese in città? "Il sindaco - ha premesso Alessandrini - deve girare con la sua valigia e fare del marketing territoriale, azienda per azienda, piccole, grandi, anche multinazionali. E deve promuovere il proprio territorio rendendolo appetibile e attrattivo".

Infrastrutture adeguate - In questa prospettiva le infrastrutture al servizio delle imprese giocano un ruolo determinante. "Forlì dev'essere collegata ai circuiti che contano. Serve un accordo con i sindaci dei Comuni vicini e con la Regione, per chiedere di potenziare i servizi, in particolare quello ferroviario. Dobbiamo chiederlo con forza, anche per disincentivare l'uso del mezzo privato. Serve la Secante per collegarci alla E45 e alla E55, e dobbiamo potenziare lo scalo merco di Villa Selva. Cercando di sistemare al meglio ciò che abbiamo già, senza un ulteriore consumo di territorio".

Aeroporto - "L'aeroporto è un'infrastruttura fondamentale. Se non avremo risultati dal bando, possiamo puntare sui voli cargo e sull'integrazione regionale degli aeroporti, diventando in questo secondi solo a Bologna".

Chi ti da i soldi? - Dopo aver parlato di grandi infrastrutture, la domanda è sorta spontanea: chi ti da i soldi per fare tutto questo? "Intanto progettiamo e guardiamo avanti. Quando non ci sono i soldi bisogna avere le idee. Li andremo a cercare i soldi, e quando arriveranno dovremo sapere bene come impiegarli".

Forlì e la Romagna - Il discorso si allarga quindi all'area romagnola. "Oggi non possiamo rimanere isolati. Serve un confronto franco e schietto con gli altri Comuni del territorio, per trovare una sintesi comune su temi importanti per tutti. Non serve l'arroganza n'è il vittimismo, nessuno c'è l'ha con noi. Serve la determinazione data dalla certezza delle proprie idee e il lavoro di tutti, insieme, per guardare al futuro con fiducia".
 

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