Elezioni, Di Maio si ripresenta: "Forlì si candidi a capitale italiana della cultura"
Far parlare il lavoro svolto negli ultimi cinque anni da parlamentare, e non le polemiche: è il taglio che sceglie per la presentazione della sua candidatura Marco Di Maio
Far parlare il lavoro svolto negli ultimi cinque anni da parlamentare, e non le polemiche: è il taglio che sceglie per la presentazione della sua candidatura Marco Di Maio, scelto per la coalizione di centro-sinistra per il collegio uninominale di Forlì alla Camera. “E' per questo che questa sede è stata chiamata 'La casa dei fatti' (la sede elettorale aperta in piazza Saffi, ndr). Preferisco portare avanti e illustrare le nostre proposte, invece che parlare degli altri – spiega -. L'avversario più forte? E' l'astensione che serpeggia nell'elettorato”.
Di Maio parla della sua candidatura nel collegio uninominale come una “candidatura senza protezioni o listini bloccati, il nome è stampato sulla scheda e vince chi ottiene più voti”. Spiega quindi di essere candidato non solo del Pd “che ringrazio perché si sta spendendo al pieno delle forze”, ma di una coalizione “formata dal Pd, che è il partito principale, la lista '+Europa', Insieme, e Civica Popolare”, con l'aggiunta di un “quinto alleato: gli elettori comuni che magari non si riconoscono in un partito, o nel centro-sinistra, ma vogliono scegliere una persona e si ritrovano il suo nome stampato con chiarezza sulla scheda elettorale”. Insomma, Di Maio si definisce “un candidato a rappresentare tutto il territorio”, ma non senza un riferimento politico: “L'obiettivo dei candidati uninominale è portare valore aggiunto alla coalizione, intercettando ulteriori elettorati rispetto a quelli dei partiti, ma non è una presa di distanza dai partiti. Non ho un simbolo, ma ben 5 simboli, tra cui quello del Pd che è il mio partito di appartenza” e il quinto appunto, invisibile, “delle persone che guardano a cosa hanno prodotto in cinque anni di impegno parlamentare”.
IL VIDEO - Marco Di Maio: "Portate sul territorio tante opportunità, continuare questo lavoro"
I dati degli ultimi 5 anni da parlamentare
E quindi sciorina i dati: “Mi sono interfacciato con amministrazioni di centro-sinistra, centro destra e civici per il territorio su progetti concreti, portando a casa risultati importanti. Grazie a questo lavoro Forlì ha incassato opportunità fondamentali, con finanziamenti per 8,3 milioni che ne attivano 16 in totale su 12 progetti, dall'ex asilo Santarelli al Foro Boario, al progetto per l'illuminazione a led e Porta Schiavonia. E poi 1,5 milioni per la sostenibilità, ben 32 interventi in provincia di Forlì-Cesena sull'edilizia scolastica per 17,5 milioni di euro, con il finanziamento di due nuovi plessi scolastici a San Martino in Strada e a Modigliana, quindi senza guardare al colore politico delle amministrazioni. Sulle infrastrutture, senza badare alle polemiche, abbiamo i finanziamenti per i primi due lotti del collegamento veloce Forlì-Cesena e per il terzo lotto della Tangenziale di Forlì, il pezzo tra San Martino in strada e Vecchiazzano, che era fermo da oltre dieci anni. Ed ancora: la riattivazione dello scalo merci di Villa Selva con 5 milioni di euro per ampliarlo e permettere tutte le settimane la partenza di 15 treni merci verso il Sud Italia e il Nord Europa”. E poi i piccoli comuni: “L'intervento fatto più lontano è quello sull'abbazia di San Benedetto in Alpe: siamo riusciti a scongiurare il pericolo di chiuderla. Insomma facciamo parlare i fatti, non le polemiche e le promesse irrealizzabili”.
Le vallate del forlivese si trovano divise dal capoluogo nel collegio elettorale, aggregate al collegio di Cesena. I comuni di Castrocaro, Dovadola, Rocca San Casciano, Portico, Predappio, Premilcuore, Civitella, Galeata e Santa Sofia, infatti, non troveranno il nome dei candidati uninominali di Forlì al momento del voto: “Potranno comunque indirizzare a me il voto di elettori che conoscono in altri Comuni, mentre per quanto riguarda il loro voto la nostra è una coalizione di centro-sinistra presente dappertutto e quindi votandola sosterranno, anche se indirettamente, il mio impegno”. Impegno che, garantisce, “in caso di rielezione non cambierà anche in questi Comuni”.
"Rivendicate il lavoro fatto dai Governi di centro-sinistra"
Di Maio negli ultimi cinque anni ha sostenuto i governi che si sono succeduti, da Letta a Renzi a Gentiloni: “E' importante rivendicare quello che si è fatto, ed è stato fatto tanto, partendo dal miglioramento dell'andamento economico e occupazionale. Questo non significa che abbiamo risolto tutti i problemi: c'è una ripresa economica che non tutti percepiscono. Ma c'è una crescita progressiva e gli occupati sono aumentati di un milione, mentre per il contrasto alla povertà è stato creato il reddito di inclusione. Non riconoscerlo sarebbe un errore”. I cavalli di battaglia per il voto del 4 marzo? “”Il lavoro: abbiamo dato una scossa, ora è necessario migliorarne la qualità per esempio col salario minimo legale. Per la sicurezza bisogna lavorare molto sulla certezza della pena, e ricordo che abbiamo aumentato le pene per i reati di furti e rapine in abitazione. Infine aumentare le risorse sul contrasto alla povertà, raddoppiarle entro i prossimi 5 anni”.
"
"Forlì si candidi a capitale italiana della cultura"
Di Maio riserva poi proposte anche per il livello locale. Per il candidato dem Forlì deve puntare ad essere Capitale italiana della cultura nel 2021 o 2022: “C'è bisogno di risvegliare l'orgoglio di appartenere a questa città. La sfida candidare Forlì a capitale italiana della cultura, anche se non dovessimo vincerla, ci costringe ad organizzare una candidatura, pensarci come un distretto culturale coeso, sarebbe una sfida che costringe a interrogarci sul nostro immenso patrimonio culturale”. Per la sicurezza, invece, spinge il tasto del maggior coordinamento tra le forze dell'ordine, più soldi per la videosorveglianza e fare pressione sullo Stato per nuovo carcere, i cui lavori sono ormai bloccati da oltre un decennio a causa di contenziosi e riassegnazione degli appalti. “Bisogna inoltre individuare una nuova sede per la Questura, tra gli edifici pubblici già disponibili”, conclude Di Maio.