Elezioni, ecco la lista di Forza Italia. Zattini: "Non smonteremo il welfare, è un'anima della città"

Si è presentata ufficialmente nella sala del Consiglio comunale la lista di Forza Italia per le prossime elezioni amministrative: 32 nomi per “l’unico partito liberale e moderato, l’unico che si preoccupa realmente del lavoro, delle tasse e dell’andamento dell’economia”, come lo definisce  la deputata Simona Vietina nella sua presentazione. Pieno sostegno al candidato sindaco Gian Luca Zattini, “che dopo oltre 50 anni di amministrazione aprirà i cassetti del Comune, se non altro per dare una spolverata”, spiega Vietina. 

E’ stato il giorno del debutto per diversi candidati. Per esempio Laura Canestrini che ha spiegato le sue priorità: donne, ambiente e meno tasse. Per Cinzia Bovi “la città di Forlì è bella, ma i problemi ci sono e bisogna prendere atto, c’è molto margine di miglioramento rispetto alla situazione attuale”. Savio Barzanti, consigliere comunale a Portico, vuole Forlì come centro di uno “sviluppo culturale sull’asse Firenze Ravenna”, mentre Forlì in questi anni “ha dimenticato il suo Appennino” dal punto di vista turistico e culturale. Damiano Bartolini riconosce che il “grande collante della coalizione è la considerazione per Zattini, con cui condividiamo valori e ideali, non è una persona dell’ultima ora”. Raffaele Acri ricorda il suo servizio “per oltre 40 anni nell’esercito, da cui prendo i miei riferimenti ideali”. Promette anche attenzione alle questioni connesse agli animali di affezione. Barbara Acquaviva chiede invece di “portare il buon senso nella gestione della cosa pubblica”. Elisa Petroni ricorda di essere “arrivata a Forlì nel 2001 per l’università e di ritrovarsi in Forza Italia, unico partito che può declinare le istanze liberali”. “Apprezzo Zattini per la modestia e l’umiltà”, aggiunge. Così Lea Milanesi, in passato consigliera comunale degli azzurri: “Non ho abbandonato il mio sogno di realizzare un ospedale riabilitativo a Forlì per cerebrolesi gravi", facendo riferimento alla grave vicissitudine della sua famiglia. Rosaria Tassinari mette sul piatto la sua esperienza amministrativa di sindaco di Rocca San Casciano per dieci anni: “Mi spenderò per lavorare per la mia città”.

Non mancano i consigliere uscenti e ricandidati. Ci saranno Eliana Gardini e Fabrizio Ragni, che spiega: “Ci candidiamo a diventare da opposizione a maggioranza, siamo convinti di questa battaglia storica”. C’è pure Marco Catalano: “Sono partito cinque anni fa da neofita e spettatore, per crescere nell’amministrazione”. Catalano ricorda Forlì “come nella mia infanzia, con la piazza popolata a tutte le ore e le auto che potevano passare,  Forlì era un paesone e non certo in senso dispregiativo”. Ed infine Lauro Biondi che spiegando di appartenere a “una forza indispensabile, moderata, liberale e attenta ai problemi degli ultimi”, promette “lealtà agli alleati di centro destra”. “Vorrei Silvio Berlusconi a Forlì per la campagna elettorale”, conclude dopo avergli augurato una pronta guarigione. 

Gian Luca Zattini ha quindi raccolto il sostegno dei berlusconiani. Parte approcciandosi a Vanda Burnacci, che quest’anno non si ricandida, riconoscendole “impegno e lotta quando era più difficile non essere di sinistra”. E attacca: “Oggi è più facile: i forlivesi si sono accorti del fallimento, non di un singolo o di un sindaco, ma di un sistema. Non hanno paura di farsi una foto con me, mentre un tempo magari dicevano ‘Ti voto, ma non dirlo perché ho un figlio che cerca lavoro’. Questa è libertà. Noi dobbiamo rappresentare una rinascita di Forlì”.

Zattini lancia quindi messaggi rassicuranti, per esempio ai dipendenti comunali: “Dobbiamo ricreare una macchina comunale efficiente, anch’essa soffre perché ha lavorato male in questi anni a causa di un’amministrazione debole”.  E sul welfare: “Non abbiamo nessuna intenzione smontare il welfare, abbiamo intenzione di rispettare una storia e l’anima della città e del suo associazionismo”.