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Elezioni, ForLife presenta il piano strategico per la valorizzazione dello sport: "Fonte di opportunità di crescita sociale"

E' quanto sostiene Cristina Rossattini, candidata nella lista "ForLife - Vivere una città 2.0" a sostegno del candidato sindaco Giorgio Calderoni

"La promozione dello Sport deve essere un continuo percorso teso alla crescita della nostra comunità perché una città che investe sullo sport è una città vincente". E' quanto sostiene Cristina Rossattini, candidata nella lista "ForLife - Vivere una città 2.0" a sostegno del candidato sindaco Giorgio Calderoni, che propone "una commissione unica per la valorizzazione dello sport che abbia come priorità quella di portare lo sport in ogni ambito, in ogni luogo, ad ogni persona. Sicuramente un obiettivo di grande portata, ma che può essere affrontato e raggiunto con un grande gioco di squadra e con grande senso di responsabilità". 

"Praticare un’attività sportiva significa crescere come persone e come cittadini - sostiene Rossattini -. Crescere nella consapevolezza e nel senso civico, nella responsabilità individuale e collettiva, nella coscienza del diritto e del dovere.Lo Sport svolge un ruolo significativo nei processi di trasformazione sociale: è uno strumento che ha la capacità di valorizzare le potenzialità delle persone che lo praticano ed è, di per sé, un grande dispositivo di coesione sociale, un aggregatore naturale. Lo sport “contribuisce a creare relazioni e comunità avvalendosi del corpo come ancoraggio imprescindibile per luoghi e territori”. Bisogna iniziare a parlare di sport come di una terra di frontiera dove avvengono scambi significativi e semplici, di sport come strumento capace di creare un’alternativa alla noia quotidiana, ripristinando nei giovani quei valori comuni (educazione, rispetto, lealtà) che ad oggi sono sottovaluti se non addirittura sconosciuti. E’ per questo che, vogliamo fare dello sport “un viatico per la cittadinanza attiva”.

Per la candidata della lista civica, "occorre elaborare un “piano strategico dello sport” che tenga conto dei fabbisogni dei cittadini, delle associazioni sportive e delle imprese territoriali. È necessario, se non indispensabile fissare, linee di indirizzo della politica sportiva per fare dello sport una fonte di opportunità di crescita sociale e sviluppo economico per la città, perché lo sport è veicolo di inclusione sociale; miglioramento della salute e della qualità della vita; benessere di comunità; e fattore di promozione territoriale".

Tra gli obiettivi del piano strategico c'è una "mappatura dell’offerta sportiva: rendicontazione dello stato degli impianti sportivi comunali e non comunali, stesura di progetti di riqualificazione". Ma anche "inclusione e benessere: attuare politiche in grado di agevolare l’accessibilità ai servizi, favorire l’inclusione e dare particolare attenzione alle persone in stato di fragilità e disabilità. Lo sport deve essere una scuola aperta a tutti2. Per Rossattini occorre inoltre "regolamentare la gestione e l’uso degli impianti sportivi: in particolare facilitare la collaborazione tra gestore e associazione sportiva". Un capitolo a parte merita il "rapporto pubblico-privato nello sport": serve, sostiene la candidata, "individuare dei modelli di gestione per favorire il coinvolgimento attivo, sviluppare metodi di co-progettazione per la creazione di iniziative a supporto della promozione di attività sportive". Infine un "veicolo di marketing urbano", ovvero "individuare eventi sportivi che possano favorire il turismo,  fungere da polo di attrazione e contribuire allo sviluppo economico".

"In questi anni numerosi sono stati i progetti e altrettanto numerose sono state le manifestazioni dal locale all’internazionale che hanno coinvolto la città di Forlì - conclude -. Ciò che si può affermare con certezza è che l’investimento sulla politica sportiva è stato fatto ma non è sufficiente fermarsi qui, occorre andare avanti, elaborare nuove azioni che abbiano lo scopo di rendere sempre più forte il legame tra lo sport e la nostra comunità". Tra le azioni quelle di promuovere "gemellaggi" il cui obiettivo deve essere quello di trasmettere ai nostri ragazzi il senso del valore, del rispetto, della ricchezza che nasce dallo scambio con paesi diversi e di rendere ognuno di loro “vero cittadino europeo”.

In un momento di incertezza in cui vive la nostra società civile e di riflesso tutte le associazioni sportive, lo strumento del gemellaggio rafforza la volontà di farcela, di non essere soli. Ci fa conoscere, ci fa confrontare anche con realtà vicine di strada ma idealmente lontane. I “gemellaggi” attraverso lo scambio di esperienze, offrono la possibilità di fissare linee comune, crescere non solo a livello personale ma anche a livello territoriale (aumento turismo, collaborazione e rafforzamento con le Ass. sportive)".

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