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Elezioni, il candidato Gianluca Zattini: “Forlì è pronta ad accogliere la Facoltà di Medicina”

Sul possibile insediamento della Facoltà di Medicina nella nostra città interviene il candidato Sindaco ribadendo convincimenti da lui già espressi nel recente passato ma arricchiti oggi da considerazioni legate alla stringente attualità

Sul possibile insediamento della Facoltà di Medicina nella nostra città interviene il candidato Sindaco ribadendo convincimenti da lui già espressi nel recente passato ma arricchiti oggi da considerazioni legate alla stringente attualità: la politica forlivese, tutta, deve confermare in queste ore la intenzione di favorire il decentramento di Corsi di Medicina nel nostro territorio. Mi rendo conto che la campagna elettorale non incentiva la messa a punto di obbiettivi comuni ma questi, per le notizie di cui dispongo, potrebbero essere giorni decisivi. Le autorità universitarie bolognesi e quelle locali stanno vagliando le opzioni sul campo. Sappiamo tutti che il Sindaco di Ravenna, legittimamente, ha recentemente avanzato la candidatura della sua città. Lungi da me l'idea di aprire un contenzioso con il primo cittadino ravennate, per un pubblico amministratore la capacità di dialogo ritengo sia la prima delle virtù. E’ invece utile che Forlì, con voce chiara ed unanime, dichiari di essere pronta ad accogliere i nuovi Corsi di studio. Lo è il nostro Campus, dotato di logistica di avanguardia e capacità di accoglienza, di tradizioni didattiche eccellenti, di una governance propositiva e convinta del fatto che si tratti di una opportunità imperdibile. Lo è il sistema sanitario forlivese, vocato in modo indiscutibile a una tale, favorevole, eventualità. Penso al prestigio nazionale di Irst-Ircs, al richiamo esercitato dal nostro ospedale grazie ad eccellenze professionali nel campo della chirurgia generale, toracica, robotica, senologica, bariatrica, urologica, delle unità di otorinolaringoiatria, gastroentorologia, cardiologia, anatomia patologica. Gruppi di lavoro la cui eccellenza rende  il nostro ospedale quello di maggior richiamo in Romagna. Aggiungo che alcuni dei nostri grandi medici sono da tempo stimati Docenti universitari, il professor.Franco Stella, il professor Giorgio Ercolani, il professor Claudio Vicini. 

Negli ospedali dove si fa ricerca si cura meglio. Non è solo un’intuizione, esistono evidenze a sostegno di questo principio. I pazienti inclusi in uno studio clinico hanno l’opportunità di ricevere trattamenti innovativi altrimenti non disponibili, in alcuni casi l’unica possibilità di cura, e vengono seguiti secondo un protocollo rigoroso. La letteratura scientifica suggerisce, inoltre, che i pazienti seguiti in centri dove si fa ricerca o da professionisti che la praticano, anche quando non inseriti in progetti di ricerca, presentano migliori esiti di salute (ad esempio una più bassa mortalità), e ricevono un’assistenza più appropriata. Sono riportati anche vantaggi per le istituzioni sanitarie che fanno della ricerca una priorità, dove i clinici hanno maggiori opportunità di acquisire nuove conoscenze e competenze, che possono direttamente trasferire nella pratica quotidiana, e sono stimolati a ricercare dei trattamenti ottimali per i propri pazienti.

La sanità pubblica forlivese costituisce pertanto naturale terreno di coltura per un insediamento universitario che porterebbe lustro, cultura e ritorno economico al territorio. Tanto che la Fondazione della Cassa dei Risparmi, con la consueta lungimiranza, guarda con grande favore a questa eventualità. 

Mi pare dunque che, indipendentemente da quanto potrà accadere a Ravenna o altrove, sia dovere di chi ha responsabilità di governo a Forlì mettere le autorità universitarie nelle condizioni di essere certe della volontà unanime dei forlivesi di volere e potere accogliere la facoltà di medicina. Dobbiamo essere uniti e coraggiosi, mettendo in campo lo  spirito che una trentina di anni fa consentì a Forlì di far nascere e decollare le Facoltà che oggi rappresentano tanto per la nostra città. Le difficoltà logistiche ed economiche  che il decentramento della Facoltà di Medicina potrebbe comportare non sarebbero certo superiori a quelle superate allora, anzi. Ci sono oggi condizioni del tutto favorevoli, diciamolo tutti assieme: Forlì non può perdere una opportunità tanto grande..

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