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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Elezioni, le interviste di Forlitoday ai candidati. Pino Perini: "Due nuove facoltà universitarie in città"

Continuano le interviste di Forlitoday per conoscere le posizioni degli 11 candidati a sindaco del Comune di Forlì, tra i quali si sceglierà il 25 maggio per le elezioni amministrative. Pino Gino Perini, è il candidato della lista "Insieme da Sinistra"

Continuano le interviste di Forlitoday per conoscere le posizioni degli 11 candidati a sindaco del Comune di Forlì, tra i quali si sceglierà il 25 maggio per le elezioni amministrative. Pino Gino Perini, è il candidato della lista “Insieme da Sinistra”: 68 anni, medico reumatologo, specialista in malattie rare, per oltre 30 anni ha lavorato all'Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì. Ora è in pensione. Nel nostro speciale elezioni potete trovare tutte le informazioni sugli 11 candidati a sindaco di Forlì.  

Come mai ha deciso di candidarsi a sindaco di Forlì?
Perché, non sono un politico di mestiere, ma, come medico, avendo passato la mia vita in mezzo alla gente, conosco i problemi e le sofferenze della città, ma anche le sue potenzialità

Quali risultati si aspetta dalla prima tornata elettorale?
Un bel risultato. Perché lo meritano i concetti di cui la lista è portatrice, la capacità propulsiva e la funzione di fare germogliare idee in città

Qualora diventasse sindaco, quale sarebbe la prima azione da mettere in campo?
La prima, immediatamente fattibile, è una politica per le nascite che comprenderà: gratuità delle indagini in gravidanza e nella prima infanzia, pannolini gratuiti per i primi 3 anni, revisione del sistema dei nidi d’infanzia

Centro storico: come rivitalizzarlo? Come risolvere i problemi dei parcheggi?
Vista l’importanza dell’Università nel centro storico, aggiungeremo 2 nuove facoltà: Medicina e Chirurgia e Scienze Infermieristiche; a tal fine occorre adeguare il progetto del Campus e la messa a disposizione  anche del prestigioso immobile Santarelli. Abbiamo individuato nuovi spazi per le attività socio-culturali dei giovani, in particolare anche col recupero della Rocca di Caterina Sforza, simbolo di Forlì. Incentiveremo i mercati “a tema” e giornalieri. Installeremo un palco stabile e attrezzato per spettacoli ed altre iniziative in piazza Saffi;  programmeremo spettacoli e festival nel centro storico. Attiveremo politiche per incentivare gli affitti per locali commerciali, abitativi (soprattutto per le coppie giovani) e per altri usi. Riguardo al problema dei parcheggi, noi intendiamo attuare, entro pochi anni, un nuovo sistema di mobilità sostenibile ad inquinamento zero. Tale progetto, nuovissimo e rivoluzionario, ridurrà drasticamente la necessità di utilizzare le auto private in città e, di conseguenza, verranno ridefiniti i parcheggi. Ne conseguirà una più ampia area pedonale, che dovrà essere arricchita da una ripavimentazione delle strade laterali ai corsi principali, che raggiungono i punti di attrazione del centro, ad esempio l’area del San Domenico

Ci sono state frizioni fra Comune e Regione negli anni passati, come affrontare la questione?
Noi siamo disponibili alla collaborazione fra le istituzioni, ma, se fosse il caso, pronti ad andare ben oltre la frizione. Il sindaco uscente Balzani ha dichiarato che la causa della sua non ricandidatura andava ricercata nell’atteggiamento dimostrato dal presidente Errani, riguardo al frettoloso avvio dell’Azienda Sanitaria Unica dell’Area Vasta Romagnola. C’è invece da evidenziare che il sindaco Balzani ha partecipato per mesi ad incontri,  finalizzati a tale progetto, e le riserve avrebbe dovuto sollevarle molto tempo prima ed eventualmente programmare un referendum per acquisire il parere dei cittadini. Anche sulla scelta dell’attuale Direttore Generale, non credo che non abbia espresso il suo parere anche Balzani, né si è espresso, come avrebbe dovuto, sulla autocandidatura del dott. Soliani di Ravenna, che noi riteniamo assolutamente inopportuna, quale futuro coordinatore delle nostre chirurgie. Altro motivo di attrito è stato l’aeroporto; in effetti Bologna ha  utilizzato il nostro aeroporto, ammodernato a tal fine, quando ha dovuto effettuare lavori nel proprio scalo. Non ne è seguita alcuna alleanza commerciale, anzi una concorrenza sleale quando ha acquisito nel proprio scalo Ryanair ed ha successivamente permesso il trasferimento a Rimini della Wind Jet. L’assessore regionale Peri, in questo ambito, non ha mai cercato di inserirsi per svolgere una mediazione. Ma anche il Comune, rinchiuso nel suo isolamento, non è riuscito a trovare una soluzione utile alla salvaguardia del proprio aeroporto, che possedeva stretti contatti commerciali e di trasporto passeggeri con i paesi dell’Est Europa. A Forlì sono presenti inoltre l’Istituto Aeronautico, in ambito universitario la Facoltà di Ingegneria spaziale, il Centro di Formazione Academy-l'istituto, attraverso il quale ENAV forma i Controllori del Traffico Aereo (CTA) civile italiano: tutto quanto riguarda il volo, ma non abbiamo più l’aeroporto attivo

A livello infrastrutturale questa amministrazione “porta a casa” una parte importante della Tangenziale, quali sono i prossimi interventi da mettere in campo?
Innanzitutto la tangenziale è frutto di progettazioni e di accordi con l’Anas  delle precedenti amministrazioni. Noi completeremo i tratti ancora mancanti e già progettati. Soprattutto, in tempi brevi, attueremo un progetto per il collegamento con la riviera forlivese (Cervia –Cesenatico) per permettere un rapido raggiungimento del mare dall’aeroporto di Forlì. Siamo inoltre assolutamente contrari alla realizzazione della ipotizzata via Emilia Bis.

Unione dei Comuni: come dare valore a questo traguardo? Servirà davvero a razionalizzare i servizi? In che modo? Ci sono dati che lo dimostrano?
L’Unione dei 15 Comuni del Comprensorio Forlivese è  da considerare, non un punto di arrivo, ma un punto di partenza, perché attualmente è una scatola quasi vuota da riempire con idee e progetti costruttivi, anche in considerazione della soppressione della Provincia. Noi ci batteremo affinché a Forlì, Comune principale dell’Unione, sia data la presidenza della nuova Provincia e altresì la gestione del “Centro per l’Impiego” e del tavolo delle “Unità di crisi”. L’Unione inoltre non deve penalizzare e fagocitare l’identità e la ricchezza dei Comuni più piccoli, che hanno diritto a conservare il proprio valore storico-culturale. Soprattutto a livello sanitario e sociale deve prevalere la salvaguardia delle persone più fragili, come sono gli anziani, che rappresentano buona parte della cittadinanza nei Comuni montani. Nonché mantenere in vita gli ospedali di S. Sofia e gli ospedali di comunità di Modigliana e Premilcuore. L’Unione dei Comuni, al momento, gestisce soltanto la polizia municipale ed alcuni servizi del welfare
 

E’ stata avviata dall’Amministrazione Balzani la società post-incenerimento? Quali sono i primi passi da fare?
La società post-incenerimento è nella direzione richiesta dall’Europa con la politica delle R (Raccolta differenziata, Recupero, Riutilizzo, Riciclaggio), estendibile a tutto il territorio comunale e dell’Unione dei Comuni. Secondo l’Europa tale politica deve crescere negli anni. L’assessore all’ambiente uscente dichiara che il taglio delle società partecipate richiesto dal Governo, a Forlì è già iniziato con la creazione della Holding Livia Tellus Governance SpA, che  possiede 3 società in house al 100%, ed altre  partecipate tra cui Romagna Acque SpA (all’11,9%), e  dell’Unione dei Comuni, ed auspica la creazione di una “Agenzia” per gestire con migliore efficacia rifiuti e riciclo. A noi sembra comunque che tutta la politica dell’Amministrazione comunale e di Romagna Acque (sua partecipata) sia gestita soprattutto da esperti di edilizia. Tanto interesse per le opere edili è confermato dal fatto che Romagna Acque esegue anche per Hera, così osteggiata da Roberto Balzani, le più importanti opere di “depurazione”, opere che, eseguite in “concessione onerosa”, per statuto spetterebbero appunto ad Hera. Ma Romagna Acque, così ricca e con un bilancio molto in attivo, è giusto che, invece di ridurre il costo dell’acqua “bene comune”, utilizzi queste risorse per eseguire opere di depurazione (se pur in “concessione onerosa”) al posto della società Hera quotata in borsa? Penso che tutta questa critica che Balzani dimostra nei confronti di Hera, sia solo espressione di un atteggiamento non costruttivo, che ha dimostrato durante la sua gestione amministrativa del Comune, ed anche con i partiti politici o liste civiche che hanno corso con lui a livello elettorale, e si sono sacrificate per lui, per essere poi messe all’angolo senza un grazie o una parola di saluto

Disoccupazione e povertà: quali nuove azioni può mettere in campo il Comune per favorire l’inserimento lavorativo ed aiutare le famiglie in difficoltà economica?
Solo i “centri per l’impiego” gestiti dal Comune di Forlì (dopo la decadenza della Provincia) possono essere un valido strumento per l’inserimento lavorativo. Questi sono importanti perché, in sostituzione degli uffici di collocamento, sono strutture pubbliche, attualmente gestite dalle Amministrazioni provinciali, che offrono servizi ai cittadini ed alle imprese e svolgono numerose funzioni, fra cui quella di permettere l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro. L’aiuto alle famiglie in difficoltà economica è il Comune che deve darlo con un Welfare efficace, attento e gestito sotto sua responsabilità, senza intermediari e con risorse proporzionate alle richieste

Sicurezza: di fronte ad un aumento del crimine i cittadini chiedono anche al Comune di impegnarsi attivamente. Cosa propone, che sia “fattibile” dal Comune?
Si può pensare che tutte le forze dell'ordine (polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Guardia di finanza, Guardia Forestale, polizia provinciale, polizia municipale) rappresentino un nodo di una rete gestita da un Organo stabile di coordinamento per la Sicurezza Territoriale, prendendo ad esempio quanto già avviene, in modo episodico, per particolari eventi. Intendiamo altresì coprire con una pattuglia di tre vigili urbani l’orario notturno dalle ore 1 alle ore 7. È nostra intenzione individuare e censire le persone sole e fragili ed attuare interventi di protezione  con sistemi di allarme o di invio di richiesta di soccorso

Il lavoro: si stanno presentando numerose crisi industriali che rischiano di cambiare il volto produttivo di Forlì. Qual è la sua ricetta al riguardo?
La gravità del momento non è determinata tanto dalla crisi delle industrie (che comunque è evidente), quanto dal fatto che non c’è un possibile reimpiego in altre realtà lavorative. Le soluzioni che attueremo sono: convocazione dei tavoli di trattativa, che impediscano, utilizzando tutti i mezzi possibili, i licenziamenti o, ancor peggio, la chiusura dell’azienda in crisi. Nell’eventualità di chiusura di un’azienda non seguita dall’acquisizione da parte di altri soggetti, favoriremo la cooperazione fra i lavoratori interessati: in accordo con Camera di commercio, sindacati ed associazioni di settore, istituiremo dei corsi di riqualificazione professionale, in stretto collegamento con il centro per l’impiego

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