rotate-mobile
Politica

Elezioni, Morgagni: "Centro storico luogo di sperimentazione di nuove forme di abitazione"

"A Forlì la questione si lega in primo luogo alla necessità di apportare migliorie al vasto patrimonio edilizio pubblico e privato risalente agli anni '50, 60', 70'"

Federico Morgagni, candidato al Consiglio Comunale per la lista civica "Fiducia, collaborazione, comunità" per Giorgio Calderoni Sindaco, porta alla discussione "la questione dell'uso razionale, innovativo e sostenibile dal punto di vista del consumo energetico, del patrimonio abitativo cittadino pubblico e privato". "La rilevanza del tema è dimostrata dal fatto che, laddove le amministrazioni locali sono intervenute per sostenere la qualità urbana, a beneficiarne sono state anche le dinamiche di sviluppo economiche, ambientali e sociali - esordisce Morgagni -. A Forlì  la questione si lega in primo luogo alla necessità di apportare migliorie al vasto patrimonio edilizio pubblico e privato risalente agli anni '50, 60', 70'. L'ottica con cui vorrei affrontare il tema è in linea con il contributo di idee e proposte avanzate da alcune delle componenti politiche che sostengono Calderoni; si tratta di una visione tesa a superare un modello di crescita basato sul consumo di suolo".

"Un primo obbiettivo è la rigenerazione della città attraverso interventi di ristrutturazione e di demolizione/ricostruzione, facendo perno sulla riqualificazione sismica ed energetica, per rendere autosufficienti e sicuri gli edifici - prosegue Morgagni -. Sarebbe utile a tal fine promuovere, per imprese e professionisti, processi formativi collegati alla costituzione di un albo comunale che garantisca di avvalersi di aziende e tecnici competenti. Un contributo potrebbe venire dalla promozione di un tavolo comunale con i soggetti operanti nella riqualificazione energetica per delineare un modello standard di prestazione e una tariffa concordata per i vari interventi.E' importante poi stimolare azioni di riqualificazione energetica, rafforzando con interventi locali le agevolazioni già previste per legge.Oltre alle questioni relative alla sostenibilità ambientale e alla necessità di un nuovo modo di intendere la città che rinunci ad ogni ulteriore consumo di suolo, il tema dell'utilizzo del patrimonio abitativo incrocia direttamente un'importante questione sociale, quella del diritto alla casa".

"Benché a Forlì la grande maggioranze delle case sia di proprietà, tuttavia vi è una domanda a cui il mercato non è in grado di dare risposta: sono circa mille le famiglie presenti nelle graduatorie comunali, mentre in tutta la città sono stimati 2000 appartamenti sfitti o invenduti - continua Morgagni -. Sotto questi versanti, la prima e fondamentale azione che il Comune deve attivare è la costituzione di un tavolo con i proprietari degli appartamenti, i sindacati degli inquilini, l'Acer, le organizzazioni studentesche e tutte le associazioni interessate al problema della casa, allo scopo di definire un accordo che, a fronte della messa a disposizione degli alloggi sfitti ad un canone calmierato, fornisca la garanzia da parte del Comune di liberare gli appartamenti in tempi brevi in caso di necessità, e di coprire morosità  ed     eventuali danneggiamenti. Un capitolo specifico di questa intesa deve essere dedicato ai bisogni degli studenti universitari fuorisede e va accompagnato dalla costituzione di un'anagrafe della disponibilità effettiva di alloggi a loro favore. Si dovrebbe anche costituire un fondo per le esigenze di ristrutturazione e manutenzione del patrimonio abitativo pubblico allo scopo di non lasciare vuoto per un giorno più dello stretto necessario nemmeno un alloggio. Potrebbe contribuire a questo obbiettivo l'avvio di un piano complessivo di monitoraggio degli edifici, in ordine alla sicurezza sismica e alle condizioni degli appartamenti".

"Vi è poi una domanda nuova che reclama una differente qualità del vivere e  dell'abitare e delle relazioni sociali inerenti. Per questo uno stanziamento di fondi deve essere previsto per supportare lo sviluppo di esperienze di Co-Housing, cioè di cooperative che costruiscano o recuperino abitazioni per i soci, i quali poi le gestiscono in maniera comunitaria - prosegue Morgagni -. Parlare del patrimonio abitativo cittadino significa infine affrontare la questione del centro-storico, ossia dell'area urbana che negli ultimi anni è stata maggiormente interessata dai più rilevanti fenomeni demografici: da una parte un flusso in uscita di residenti storici , dall'altra l'arrivo di migranti e studenti fuorisede. Il centro storico ospita inoltre numerosi siti pubblici e privati al momento inutilizzati e a rischio di degrado. Per questa area sarebbe importante un grande piano di rigenerazione urbana che preveda supporti a ristrutturazioni dei vecchi immobili, riqualificazione energetica e messa in sicurezza delle abitazioni. Il centro storico potrebbe essere anche lo spazio nel quale sperimentare nuove forme di abitazione come micro residenze destinate a più usi e soggetti (famiglie, giovani, anziani) caratterizzati dalla presenza di servizi condivisi e spazi di socializzazione comune, a partire dal verde o piccoli alloggi serviti per anziani, da realizzare mediante l'intervento di investitori privati e pubblici. In questo contesto una peculiare attenzione, ancora una volta, deve essere riservata al mondo studentesco". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni, Morgagni: "Centro storico luogo di sperimentazione di nuove forme di abitazione"

ForlìToday è in caricamento