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Elezioni, dissensi nel Pd sulla lista. Gli "alessandriniani": "Saremo leali, non fedeli"

""Ci siamo trovati di fronte un gruppo dirigente che anziché unire e ricompattare il partito, di fatto, ha assecondato il clima di divisione, ritenendosi autosufficiente con l'aggravante di veti su alcune persone"

Dissensi e proteste all'interno del Partito Democratico per la composizione della lista finale dei candidati in consiglio comunale. La protesta nasce dal comitato di Tiziano Alessandrini, candidato alle primarie sconfitto da Davide Drei. Nella serata di Giovedì 17 Aprile si è riunito il comitato che ha sostenuto la candidatura di Tiziano Alessandrini alle primarie del PD di marzo. All'ordine del giorno proprio il tema della lista dei candidati del Pd a sostegno di Drei.

Spiega una nota: “Si precisa che, con la definizione della lista dei candidati al Consiglio Comunale, il Comitato Alessandrini ha deciso di concludere definitivamente la sua esperienza, tenuto conto che si trattava di un comitato elettorale a sostegno di un candidato per le elezioni primarie”. Quindi, fatta la premessa, si spiega che “le primarie del Pd hanno indicato Davide Drei per guidare la squadra che dovrà vincere la sfida delle elezioni amministrative del 25 maggio”

“Noi alle primarie abbiamo sostenuto Tiziano Alessandrini, ma ci siamo adoperati e abbiamo offerto da subito la nostra disponibilità a sostenere il candidato vincente ed a collaborare per la formazione della miglior lista possibile, secondo criteri di rappresentanza territoriale, parità di genere, competenza, rinnovamento e pluralismo culturale. Noi, infatti, abbiamo sempre considerato il pluralismo delle idee una ricchezza, in un progetto condiviso, a cui abbiamo portato un contributo costruttivo. Ma abbiamo riscontrato, da parte del gruppo dirigente del Pd forlivese inaspettate chiusure ed un atteggiamento volto a marginalizzare chi non si era espresso per Davide Drei alle primarie”.

“Ci siamo trovati di fronte un gruppo dirigente che anziché unire e ricompattare il partito, di fatto, ha assecondato il clima di divisione, ritenendosi evidentemente autosufficiente con l’aggravante di veti inaccettabili su alcune persone. Essere considerati marginali, semplicemente tollerati, lo consideriamo un errore politico, frutto di una cultura che è contraria alle ragioni per cui è nato il Pd. La mancanza di ascolto da parte del gruppo dirigente ed il clima che ha caratterizzato i lavori dell’Assemblea Comunale ha portato due giovani candidati, nonché segretari di circoli importanti del territorio (Ronco e Ospedaletto) a ritirare la loro candidatura, premiando i principi ed i valori democratici cui gli esponenti del PD dovrebbero ispirarsi sempre e non invece la propria visibilità personale.”

“Ecco perché non ci siamo prestati a questa operazione politica, che consideriamo molto negativa per la città e non solo per il partito, del quale non abbiamo condiviso metodi, comportamenti e cultura politica. Ci auguriamo comunque che il PD e Davide Drei ottengano il successo sperato alle elezioni del 25 Maggio e, per quanto nelle nostre disponibilità, continueremo a dare una mano come abbiamo sempre fatto, con impegno e lealtà. Lealtà dunque, non fedeltà. Lealtà come valore fondamentale a cui ci atteniamo da sempre”.

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