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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Elezioni, Pirini (DestinAzione): "Ci siamo dimenticati dei malati sotto l'inceneritore?"

"Si è svolto il primo confronto pubblico per i candidati organizzato dalla CNA alla Camera di Commercio. Mi viene spontanea una riflessione leggendo gli articoli usciti in seguito"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Si è svolto il primo confronto pubblico per i candidati organizzato dalla CNA alla Camera di Commercio. Mi viene spontanea una riflessione leggendo gli articoli usciti in seguito: si dice che non si è andati a fondo delle questioni economiche, visto che si era nel tempio dell'economia locale, e che qualcuno, cioè io - lo confesso - Raffaella Pirini, candidata Sindaco per DestinAzione Forlì, "tenta un approccio più d'impatto per colpire gli astanti, tirando in causa la questione della salute e dell'inquinamento (fortunatamente, per il momento, Forli non è ancora la Terra dei Fuochi)". Mi sembra evidente che far riflettere le persone sul fatto che non c'è bene più grande della salute è solo questione di sensibilità. Ognuno di noi, pur non abitando nella Terra dei Fuochi - ma ci si è dimenticati di Fangopoli? - devastata dagli scarichi abusivi (anche nostri forlivesi - come raccontato nel libro di Saviano) conta, fra i famigliari, un malato di tumore, di diabete, di patologie cardiovascolari e di malattie infiammatorie croniche o autoimmunitarie (tutte patologie correlate, come da innumerevoli studi, ai danni da emissioni da incenerimento e più in generale da inquinamento ambientale).

Allora io mi chiedo: se studi finanziati dalla comunità europea e svolti a Forlì per valutare il rischio dovuto alla presenza di impianti di incenerimento, pur nella loro incompletezza, fanno rilevare il dato di un aumento del 54% di morte per tutti i tumori nelle donne (sesso sentinella per le patologie legate agli inquinanti da incenerimento) e un aumento di 900% di sarcomi dei tessuti molli, dobbiamo far finta di nulla come hanno fatto le amministrazioni precedenti? Oppure dobbiamo considerare ciò un motivo di riflessione per poi agire? O è lecito pensare che sia solo "qualcosa di effetto"? Che bambini che vivono nell'area di ricaduta degli inceneritori si ammalino a 5 anni di sarcoma dei tessuti molli e muoiano a 11 anni, è da considerarsi normale? O per il principio di precauzione (come se non bastasse il buon senso e la giusta indignazione) sarebbe meglio agire immediatamente per ridurre le fonti di inquinamento affinché un dolore così atroce non debba colpire altre famiglie? Se poi, nel tempio dell'economia, DestinAzione Forlì dice che riprendendosi finalmente la gestione dei rifiuti, con la fase di raccolta domiciliare e con un impianto di differenziazione ulteriore mediante un centro di riciclo come quello di Vedelago (TV), si crea un indotto di 8000 posti di lavoro e la possibilità di riconversione e creazione di nuove aziende per la lavorazione del nuovo materiale prodotto, mi sembra che si stia molto nel tema. A questo si aggiunga che DestinAzione ha proposto un circuito di scambio monetario etico in cui l'amministrazione comunale fa da garante per la trasparenza e in cui si può generare un 20% di liquidità senza interessi applicati, ora non disponibile, per le aziende e per i cittadini. Anche questo mi pare fosse in tema. DestinAzione Forlì propone soluzioni alternative per uscire dalla crisi negli ambiti di competenza del Comune e fattibili in pochissimi mesi. Il problema è che sono forse troppo semplici e troppo concrete per essere apprezzate.

Raffaella Pirini (candidata sindaco DestinAzione Forlì)

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