"Sono all'ordine del giorno i casi di extracomunitari che - all'atto della presentazione dell'autocertificazione per la determinazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (Isee) - lamentano condizioni di precarietà e disagio familiare pur possedendo in patria mobili e immobili di diversa natura. In virtù di questa "corsa all'oro" e del moltiplicarsi di stratagemmi e scorciatoie per dichiararsi nullatenenti e scavalcare chi veramente vive nell'indigenza, come Lega Nord sollecitiamo l'obbligatorietà (ai sensi dell'art.3 del Dpr n.445/00 e dell'art.2 del Dpr. n. 394/99) - ai fini dell'accoglimento della domanda - di fornire certificati o attestazioni rilasciati dal Paese d'origine, tradotti e autenticati dall'autorità consolare italiana, in cui si documenti la reale condizione economico-patrimoniale del richiedente prestazioni erogate dall'ente pubblico.

L'obiettivo è quello di stanare i falsi indigenti garantendo al contempo equità e legalità nell'erogazione di voucher, assegni per il pagamento di canoni/utenze e contributi economico assistenziali. Non ci stiamo inventando nulla di nuovo proponiamo semplicemente l'applicazione di una norma esistente messa nel cassetto dagli amministratori di sinistra e controlli capillari in tasca a chi millanta situazioni di indigenza prosciugando, abusivamente, le casse economali dei nostri Comuni. E' chiaro che, in queste condizioni di crisi e di sofferenza economica in cui versano le nostre famiglie, non possiamo permetterci di erogare con noncuranza e lassismo contributi straordinari a chi escogita astuzie ed espedienti per accaparrarsi illegalmente risorse che andrebbero destinate a chi veramente soffre condizioni di precarietà."