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Elezioni regionali, i Verdi dentro "Emilia-Romagna Civica": "Progetto destinato a durare"

Arianna Bianchi, portavoce dei Verdi dell'Emilia Romagna, ha chiuso la campagna elettorale dei Verdi a sostegno della lista "Emilia Romagna Civica" di cui la formazione politica ambientalista è parte fondatrice e costitutiva, ne ha illustrato i progetto

Arianna Bianchi, portavoce dei Verdi dell'Emilia Romagna, ha chiuso la campagna elettorale dei Verdi a sostegno della lista "Emilia Romagna Civica" di cui la formazione politica ambientalista è parte fondatrice e costitutiva, ne ha illustrato i progetto e gli obiettivi: " Abbiamo dato vita a questa lista unendo insieme le voci e le culture che rischiano di scomparire dalla scena politica regionale per effetto del tentativo di ridurre il pluralismo a due soli partiti, secondo un progetto del Presidente del Consiglio da applicarsi anche a livello regionale - ha dichiarato Arianna Bianchi che ha aggiunto - siamo riusciti a mettere insieme culture, esperienze, sensibilità che hanno molto in comune sui temi caratterizzanti al nostra lista che come è noto sono l'ambiente, la cultura, i diritti e il lavoro".

"Si tratta di un progetto politico che ha visto Forlì protagonista fin dalle amministrative con Verdi, Socialisti e Scelta civica, che ha intercettato analoghe iniziative in campo a livello regionale stimolate dai Lib Dem di Franco Grillini, da gruppi legati alle esperienze culturali di Alberto Ronchi, da liste civiche presenti in diverse città emiliane. Si tratta di un progetto destinato a durare nel tempo all'interno del quale rappresentiamo la cultura ecologista capace di affrontare temi importantissimi e vitali quali il dissesto idrogeologico, i cambiamenti climatici, le bonifiche dei siti inquinati, il consumo del suolo, la lotta all'incenerimento dei rifiuti." ha concluso Bianchi.

Poi ha parlato Angelo Bonelli dei Verdi: "Siamo accusati di bloccare opere mentre da anni, con precise campagne indichiamo nella difesa del suolo la unica opera pubblica assolutamente prioritaria nel nostro disastrato paese, fatta di interventi diffusi, di demolizioni, di realizzazione di golene e allargamenti degli alvei di piena, di rimozione di ostacoli e di rallentamento delle piene. Purtroppo i governi, a cominciare da quest'ultimo sono più interessati a autostrade, a riduzione delle tutele, a sbocca italia e nuovi cantieri autostradali. Nello stesso tempo occorre intervenire per contrastare i cambiamenti climatici invece di favorire il riscaldamento globale, aiutando chi punta ancora sull'impiego di energia prodotta con l'impiego di combustibili fossili come è stato fatto con le norme che consentono le trivellazioni anche in Adriatico. La lista Emilia Romagna CIVICA rappresenterà nel nuovo consiglio regionale un vero punto di forza per le tematiche ambientali che vedono un territorio sempre più martoriato richiedere cura e attenzioni. Nel nostro Paese, quotidianamente assistiamo a delitti ambientali che restano impuniti nonostante costino la vita a migliaia di persone : è così con le frane è stato così ancora ieri con la sentenza sul caso Eternit, davvero scandalosa, che ha cancellato ogni pena per chi si è reso responsabile di migliaia di decessi, anche in Emilia Romagna. Purtroppo, ha aggiunto Bonelli - in Parlamento sta per essere approvata una nuova legge che definitivamente farà diventare l'Italia il Paese in cui gli inquinatori la fanno franca, che riprodurrà sistematicamente sentenze come quella di ieri. Ciò rende necessario che in Parlamento , nei consigli regionali tornino i Verdi, i soli che con la loro competenza e determinazione sono in grado di far cambiare queste politiche dissennate e la lista Emilia Romagna Civica ha proprio questo obiettivo"

Sauro Turroni ha ricordato lo scandalo dei rifiuti che, - spiega - "provenendo da tutta Italia saranno inceneriti negli impianti della regione, a cominciare da quello di Forlì grazie ad una legge approvata dal Governo Renzi e ha indicato nel Ministro Lupi, a proposito delle politiche regionali colpevoli della cementificazione selvaggia, l'autore da assessore regionale della Lombardia di una legge urbanistica di deregulation selvaggia che ha ricoperto Milano di asfalto e cemento in ogni dove e i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti, con gli allagamenti di questi giorni. Chiedo anche un diverso rapporto con le Multiutility che non possono riunire in sé tutte le funzioni : programmazione, controllo, esecuzione, riconsegnando agli organismi elettivi il compito di decidere le scelte da effettuare in favore degli utenti al posto di quelle attuate finora in favore delle imprese che gestiscono servizi pubblici locali come Hera".

" lo stesso Ministro, - ha concluso Turroni - portato a giro come la Madonna pellegrina dal forlivese candidato presidente dell'NCD, ha la spudoratezza di accusare gli ambientalisti di essere i responsabili del dissesto idrogeologico mentre in ogni dove promette e fa partire opere inutili e devastanti, che come la Orte Mestre e altre simili insensatezze, aumenteranno debito pubblico e daranno i soliti ampi spazi per le italiche tangenti"

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