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Elezioni regionali, Francesco Minutillo si presenta: "Se eletto, rinuncio allo stipendio da consigliere"

"Il voto dato a Fratelli d'Italia è inoltre un voto pulito - chiosa Minutillo -. La nostra è l'unica lista che non ha indagati nell'inchiesta "Spese Pazze" né condannati.

“Il voto dato a fratelli d’Italia è un voto utile. Siamo alleati nel centrodestra per sostenere il candidato alla presidenza Alan Fabbri. Quella di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia è l’unica coalizione che può battere la sinistra. Il voto dato ad altri è un voto buttato che favorirà la sinistra del condannato Errani a tornare ancora una volta al potere". Ad affermarlo è Francesco Minutillo, avvocato forlivese 34enne candidato capolista di Fratelli d’Italia a Forlì-Cesena.

"VOTO PULITO" - “Il voto dato a Fratelli d’Italia è inoltre un voto pulito - chiosa Minutillo -. La nostra è l’unica lista che non ha indagati nell’inchiesta “Spese Pazze” né condannati. Né potranno mai esserci dubbi su di noi visto che il mio primo solenne  impegno di fronte a tutti gli elettori è quello di rinunziare a percepire lo stipendio ed ad ogni tipo di rimborso da consigliere regionale. Sono questi i segnali che la gente, frastornata da quanto abbiamo visto in questi giorni, aspetta da una politica che noi per primi dobbiamo dimostrare di voler cambiare. Io non sono un professionista della politica ma un professionista appassionato di politica. Continuerò a fare l’avvocato perché solo essendo immersi nella realtà sociale, imprenditoriale, professionale quotidiana si può essere capaci di interpretare i bisogni della gente”.

PROGRAMMA - Minutillo parla di "programma semplice, ma delineato: in primo luogo, come recita il nostro slogan, dobbiamo dire basta ai fratelli musulmani e sì ai fratelli d’Italia, che siamo noi cittadini, chiamati oggi più che mai a stringerci a coorte. Sono momenti difficili, dettati da un’Europa che ci strangola economicamente. Vorremo che cadesse il “muro di Bruxelles” fatto da mattoni intrisi di interessi bancari e potentati, interessi delle multinazionali e di un sistema che non si cura dell’Europa dei popoli, ma pensa solo all’Europa delle banche".

IMMIGRAZIONE - "Vogliamo prosegue Minutillo - che si dia un drastico stop alla politica scellerata dell’immigrazione incontrollata, che ci porta a piegarci verso esigenze culturali che non ci appartengono. Noi affermiamo che l’Europa è cristiana, non musulmana e che chi viene in Italia deve inginocchiarsi verso un crocifisso che racchiude in sè quegli ideali di libertà e pace che permettono a tutti di professare liberamente il proprio culto in terra italiana. E’ necessario che chi viene in Italia conosca la lingua e la cultura italiana e la sappia apprezzare, contrastando ogni tentativo di terrorismo e di minaccia ai nostri valori”.

ECONOMIA - Secondo il candidato forlivese è necessario "rilanciare l’economia dell’Emilia Romagna valorizzando il nostro territorio con, in primo luogo, il miglioramento e il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e viarie che collegano la costa romagnola e l’entroterra. Dobbiamo fare collegamenti stradali tra l’Emilia Romagna e la Toscana e batterci per l’autostrada Mestre-Orte, nodo viario importantissimo per la connessione dei mercati dell’est Europa con il centro e sud Italia".

SANITA' - "Un altro nocciolo da sviscerare riguarda la sanità - prosegue - sempre più al servizio dei “compagni di merende” dei compagni e non dei nostri cittadini; è una sanità “ravennocentrica” che rischia di far perdere alle eccellenze della nostra provincia tutto il credito e il prestigio acquisito, rendendosi fautrice di un decadimento del servizio". Il candidato cita un esempio: "mentre prima i meno abbienti dotati di apparecchi acustici potevano avvalersi di manutenzioni e riparazioni degli apparecchi stessi completamente spesate dall’Ausl, ora questa sovvenzione non esiste più obbligando persone come gli anziani che percepiscono la minima di pensione o famiglie disagiate con bambini che hanno problemi di udito a rispondere, nel caso di malfunzionamenti degli apparecchi per l’udito, a onerosi costi di riparazione per centinaia o migliaia di euro. Tutto questo è inaccettabile".

TICKET PER CHI NON E' ITALIANO - "Chiederò che venga istituito il ticket per chi non è italiano - aggiunge Minutillo -. Lo straniero appena arrivato in Italia e che non ha mai versato tasse allo stato italiano dovrà pagare un ticket speciale che corrisponda per intero agli effettivi costi delle cure che richiede, e questo per i primi dieci anni di permanenza in Italia ovvero finché non avrà lavorato e pagato regolarmente le tasse allo stato italiano per un periodo significativo di tempo. Se non concediamo diritti agli italiani che regolarmente pagano le tasse e continuiamo a farla passare liscia agli stranieri che portano i loro parenti dall’estero qui in Italia a farsi curare, rischiamo di creare un razzismo al contrario, e ciò va contro l’articolo 3 della Costituzione. Situazioni diverse vanno trattate in modo diverso.”

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