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Elezioni regionali, Forza Italia punta allo stop dell'inceneritore: "Non siamo ambientalisti dell'ultima ora"

"Apripista" della battaglia vuole essere Vanda Burnacci, candidata azzura alle Regionali di domenica prossima, con alle spalle un lungo curriculum amministrativo in citta'

Altro che "ambientalisti dell'ultima ora", gli azzurri forlivesi di Forza Italia sono per la chiusura dell'inceneritore di Hera da tempi non sospetti. Ma per raggiungere il traguardo è necessaria "una svolta nel governo della Regione", passando nelle mani del centrodestra. Così la chiusura dell'impianto sarà tra le prime priorità da affrontare. "Apripista" della battaglia vuole essere Vanda Burnacci, candidata azzurra alle Regionali di domenica prossima, con alle spalle un lungo curriculum amministrativo in città. Che risponde "picche" a chi, come il competitor dem Paolo Zoffoli, la taccia di avere scoperto all'ultimo una coscienza ambientalista. Fu la sindaco Nadia Masini, eletta nel 2004, ricorda Burnacci, a "raddoppiare l'inceneritore alla prima seduta di giunta, un passo fatto d'un colpo". Invece "noi dell'opposizione ribadimmo che era troppo elevato e che occorreva lavorare per invertire la strada". Da presidente di commissione, Burnacci convoco' diverse udienze conoscitive con medici e tecnici Arpa, che sfociarono nel Tavolo delle diossine e in un corposo documento. 

Poi nel 2009 è scattato il progetto Alea Ambiente, la società in house di gestione dei rifiuti, appoggiato dagli azzurri per una serie di ragioni: garantire un miglioramento rispetto a Hera; che Alea non fosse "l'alibi per togliere la lente d'ingrandimento dall'inceneritore"; la riduzione delle tariffe. Insieme e' arrivata però la "tegola" del decreto Salva Italia che ha imposto di accettare rifiuti anche da altri territori con "la Regione zitta: per solidarietà partitica si accetta tutto quello che dall'alto propinano", attacca l'azzurra.

Alla guida dell'Emilia-Romagna, dunque, tira le fila Burnacci, "daremo seguito al Tavolo delle diossine" per la chiusura dell'inceneritore. Forza Italia, le fa eco la parlamentare azzurra e sindaco di Tredozio, Simona Vietina, "non contesta il progetto Alea, ma la sua gestione trevisocentrica. Con il cambio del direttore generale, però, è diventata la società dei sindaci", e ora si vuole dire 'no' ai rifiuti che vengono da fuori. "L'obiettivo è la chiusura", conferma il capogruppo in consiglio comunale Lauro Biondi, sottolineando che "Burnacci, nella sua coerenza, è qui per dare una spinta verso un traguardo indicato da tempo", anche perché "i conferimenti dal nostro territorio si sono più che dimezzati". Tenuto conto di dipendenti e ammortamenti, conclude, si deve chiudere l'impianto, guadagnare dai rifiuti riciclati e spendere meno. 

Conclude Simona Vietina, parlando del voto del 26 gennaio: "Il voto a Forza Italia è utile perché è il baricentro del centrodestra, siamo una forza liberale, moderata e di governo. La colonna della nostra coalizione". Senza dimenticare, punta il dito, che il presidente Stefano Bonaccini a Tredozio "non è mai stato e non conosce bene le vallate, che si stanno spopolando". Ecco perché serve "un assessorato alla Romagna, non per porre confini, ma per una maggiore attenzione al territorio. Ora la Regione è troppo Emilia e Bologna centrica" (Agenzia Dire)

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