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Elezioni regionali, il coordinamento di "èViva": "Ricomporre la frammentazione a sinistra"

Tuttavia viene rimarcato come "i territori devono tornare al centro della nostra attenzione" ed i "trionfalismi in questo senso rischiano di essere fuori luogo"

èViva Forlì esprime "grande soddisfazione" per il risultato elettorale delle regionali in Emilia-Romagna. Tuttavia viene rimarcato come "i territori devono tornare al centro della nostra attenzione" ed i "trionfalismi in questo senso rischiano di essere fuori luogo, in quanto confermano una tendenza che ha visto il centro-sinistra perdere importanti comuni, per responsabilità anche nostre e dovute a scarsa attenzione nella costruzione e nel rinnovamento delle classi dirigenti, tema per noi fondamentale. Anche a Forlì, dove si è verificato un ribaltamento rispetto alle recenti amministrative, non possiamo commettere l'errore di considerare recuperata la sintonia con la città".

L'esito delle regionali

Il coordinamento forlivese di "èViva" sottolinea "la larga vittoria del Presidente Bonaccini e lo stop, netto, all’avanzata della Lega di Matteo Salvini, che intendeva fare di questa regione un “terreno di conquista” ed un trampolino per ottenere gli anelati e speriamo sempre più lontani “pieni poteri”. Proprio in ragione del significato nazionale che il leader della Lega ha voluto fortemente attribuire a questa competizione elettorale l’ampia vittoria è una boccata di ossigeno puro, un punto di ripartenza per tutto il campo dei progressisti. Siamo felici del risultato conseguito dalla lista Emilia-Romagna Coraggiosa, che abbiamo convintamente contribuito a fondare, e siamo altresì fiduciosi che i due eletti in consiglio regionale sapranno condizionare le scelte di governo a partire dal patto per il clima. Ci congratuliamo con tutti i candidati e le candidate di Coraggiosa nel collegio di Forlì-Cesena per il risultato conseguito. Nel ringraziare Elly Schlein, che è stata fondamentale per la nascita di questo progetto e la più votata in regione, non possiamo che augurarci che sia finalmente giunto anche il tempo di una ricomposizione della frammentazione a sinistra".

"Riteniamo che sarebbe un grave errore non comprendere la portata della battaglia politica appena conclusa ed il significato del voto che non può essere letto come una cambiale in bianco alle forze del centro sinistra, ma deve essere considerato un chiaro mandato nel senso di costruire un progetto politico capace di coinvolgere e mobilitare i cittadini attorno ad una idea di comunità e di società - viene rimarcato - Non possiamo ignorare il contributo fondamentale alla partecipazione popolare dato in questa partita dal movimento delle “Sardine” e riteniamo necessario indirizzare quelle preziose energie nell’alveo della politica, che dal canto suo ha invece enorme bisogno di trovare nuovo vigore in termini di impegno e di idee. Il dato elettorale del territorio non può non farci vedere che in diversi comuni del comprensorio, in particolare nelle vallate, la destra rappresenta la maggioranza dei consensi. I territori devono tornare al centro della nostra attenzione".

"I trionfalismi in questo senso rischiano di essere fuori luogo, in quanto confermano una tendenza che ha visto il centro-sinistra perdere importanti comuni, per responsabilità anche nostre e dovute a scarsa attenzione nella costruzione e nel rinnovamento delle classi dirigenti, tema per noi fondamentale - viene evidenziato -. Anche a Forlì, dove si è verificato un ribaltamento rispetto alle recenti amministrative, non possiamo commettere l'errore di considerare recuperata la sintonia con la città.Occorrerà una opposizione meno concentrata sulle polemiche riguardanti nomine fiduciarie, ma in grado di proporre politiche di ampio respiro e volte ad innovare in modo sostenibile il nostro modello di sviluppo ed il livello del welfare mantenendo e ricostruendo la coesione sociale. Pensiamo che sia giunto il tempo di una profonda ricomposizione di tutto il campo della sinistra che consenta di ripensare gli errori fatti nel recente passato e costruire un progetto capace di superare le divisioni che hanno portato all’attuale frammentazione. Un progetto che metta il vino nuovo in otri nuovi".

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