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Elezioni regionali, "Le primarie del Pd non siano una contesa fra personalità"

"Per questo Forlì, il PD forlivese, sulla scorta di una valutazione approfondita dell’operato di questa legislatura e dei nostri consiglieri regionali, deve porre con forza e urgenza questo tema, che diviene identificativo di chi sente una grande responsabilità per la storia e il futuro di questa regione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"La scadenza anticipata della legislatura e le vicende che l’hanno generata presuppongono di cimentarsi nella costruzione di un progetto di governo della nostra Regione che partendo da molti anni di buona amministrazione che hanno permesso livelli di coesione sociale e qualità della vita avanzati, deve saper esprimere con forza ulteriore e necessaria innovazione, che sappia corrispondere ai mutamenti sociali ed economici ed alle domande inedite della nostra comunità

Domande che in parte sono il frutto dei cambiamenti che la crisi ha indotto, ma anche di mutamenti culturali nel rapporto fra cittadini e istituzioni, nell’attenzione alla salvaguardia dei beni comuni, nella ricerca di forme di progresso economico sempre più attento all’ambiente e alla cura del territorio, nella necessità di una più qualificata e regolata gestione dei servizi pubblici locali e, infine, nell’esigenza di una sanità fortemente articolata sul territorio per le prestazioni di primo intervento e fortemente integrata in area vasta per la diagnosi e la cura valorizzando e non negando le specializzazioni e le peculiarità che si sono costruite grazie all’ impegno di professionalità capaci e competenti.

Questi sono solo alcuni esempi che danno la dimensione della necessità di una Regione che non sia un’unione dei campanili ma un’ Istituzione dall’autorevolezza molto forte che fonda  questa sua autorevolezza sulla crescita di competitività dei territori e capace di dare a tutti l’opportunità di mettersi in gioco, senza privilegiare o penalizzare alcuno. Una Emilia Romagna così non può certo solo autocelebrarsi, deve trarre dall’analisi di ciò che è stato fatto e dai risultati conseguiti gli elementi per una nuova stagione di scelte coraggiose e lungimiranti che tengano insieme: l’attenzione alle persone, il sostegno alle imprese, i servizi e le infrastrutture, l’integrazione territoriale.
Per questi e per tanti altri motivi riteniamo poco incoraggiante ciò che sta accadendo in queste settimane.

In particolare ci preoccupano il silenzio e la mancanza di confronto per costruire un progetto di governo regionale di lungo respiro. Questa mancanza può far pensare ad una sorta di autosufficienza o presunzione della politica più attenta agli schemi che ai contenuti. In effetti non ci piace  che a oggi si parli delle elezioni Regionali solo in virtù dei possibili candidati alle primarie. Ci sarebbe piaciuto che, all’indomani delle dimissioni di Errani si fosse avviato un percorso in cui si delineassero i punti essenziali di una nuova fase del governo regionale.

A oggi nulla di tutto ciò è accaduto e si rischia di trasformare le primarie in una contesa fra personalità anziché in una scelta sui progetti. Per questo Forlì, il PD forlivese, sulla scorta di una valutazione approfondita dell’operato di questa legislatura e dei nostri consiglieri regionali, deve porre con forza e urgenza questo tema, che diviene identificativo di chi sente una grande responsabilità per la storia e il futuro di questa regione.

Lucia Albonetti
Mattia Balzani
Vladimiro Bertaccini
Luca Bertani
Andrea Canali
Roberto Gori
Brunella Turci
Massimo Freschi
Dario Gaspari
Ivan Montevecchi
Luigi Barilari
Gessica Allegni
Giulio Marabini
Cristina Ravaioli
Tiziano Alessandrini
Nadia Masini
Rober Nanni
Josè Molina
Ellero Morgagni
Emma Serpa
Andrea Zanfini

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