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Elezioni Politiche 2013

Lista Ingroia:"Dare più peso ai diritti umani"

Daniele Piovaccari, candidato alla Camera per Rivoluzione Civile, sottolinea che tra i punti del programma della Lista Ingroia, un posto di grande rilievo è occupato dall’affermazione del diritto all’autodeterminazione della persona umana

“Tra gli argomenti che dovranno rientrare nell’agenda del prossimo governo oltre a temi economici, un posto di riguardo deve essere riservato ai minori; cittadini di serie A ma troppo spesso dimenticati o, peggio, relegati in un angolo dai vari governi, i quali hanno fatto a gara nel non prestare attenzione alle loro richieste senza rendersi conto di quale risorsa siano.” Daniele Piovaccari, candidato alla Camera per Rivoluzione Civile, sottolinea che tra i punti del programma della Lista Ingroia, un posto di grande rilievo è occupato dall’affermazione del diritto all’autodeterminazione della persona umana, della lotta a qualsiasi forma di razzismo ed all’affermazione dei diritti delle minoranze in genere.

“I minori non hanno ancora il diritto di voto e quindi non servono in campagna elettorale, non hanno una rappresentanza diretta in parlamento e quindi non servono a fare “numero” quando si deve votare qualcosa, non vanno nei dibattiti politici e quindi non hanno voce; ma hanno ugualmente diritti e noi, tutti noi nessuno escluso, abbiamo il dovere di fare quanto nelle nostre possibilità per tutelarli e dare risposte adeguate ai loro bisogni – espressi o meno -. Secondo l’indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia presentati la scorsa settimana da Telefono Azzurro ed EURISPES, la maggior parte dei ragazzi (oltre il 50%) è conscio della situazione di difficoltà della propria famiglia e secondo i parametri Ue il 24% dei bambini e ragazzi in Italia sono a rischio povertà; di questi il 7°% vive nel meridione. Ciò vuol dire che i ragazzi avvertono chiaramente le conseguenze della crisi in atto e dei tagli inferti alla scuola da parte dei governi che si sono succeduti negli scorsi 10 anni, in quanto essa è parte integrante del loro mondo.  Ci chiediamo, a questo punto, se è giusto che una disattenta e superficiale classe politica si senta in diritto di scaricare sulle spalle di coloro che rappresentano le future generazioni di questo Paese,  il peso di una crisi economica che non conoscono nemmeno e che non hanno certo contribuito a creare. Ma c’è di più. I nostri ragazzi non vivono una condizione di accettabile serenità - che noi adulti dovremmo garantirgli – essendo venuta a mancare, tra l’altro, anche una programmazione chiara, completa e sostenibile, degli interventi pubblici nel settore minorile. Intendiamo riferirci, ad esempio, alla creazione di reti sociali a sostegno delle situazioni familiari critiche oppure a rischio povertà, alla garanzia di cittadinanza per chi nasce in Italia, alla certezza del diritto alla salute ed all’assistenza a favore della maternità e più in generale, a tutta quella serie di interventi che dovrebbero conferire di nuovo all’Italia quel ruolo di paese sviluppato. I ragazzi sono il nostro futuro e se non ci impegnano a difenderli , il destino del nostro paese sarà la deriva certa, sia sul piano etico che sociale.”

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