In questo dibattito elettorale va sottolineato che promozione e sviluppo del territorio passano in modo non marginale dalla valorizzazione del patrimonio culturale e monumentale. Sono possibili progetti concreti e operativi sui quali impegnare le forze politiche in parlamento accanto alle amministrazioni periferiche dello stato e le amministrazioni locali. Uno di questi è la valorizzazione e la integrazione fra i musei archeologici di Forlì (da rilanciare), Forlimpopoli e Galeata; è infatti possibile creare una rete museale con percorsi di fruibilità con ricadute turistiche per l’ intera area: si pensi ad esempio cosa possa significare in termini di attrattività turistica il completamento entro questo percorso del parco archeologico di Galeata. Valorizzare vuol dire migliorare l’ offerta museale ma anche rilancio della ricerca archeologica nel Forlivese grazie a virtuose collaborazioni tra Sovrintendenza, Università ed enti locali secondo  schemi ormai consolidati che hanno trovato ad esempio una felice applicazione proprio a Galeata dove negli ultimi dieci anni, con il cantiere studio del sito della Villa di Teodorico, circa 400 studenti universitari sotto la direzione del Dipartimento di Archeologia dell’ Università di Bologna hanno reso possibile il progredire della ricerca archeologica. Questo progetto di valorizzazione dei musei archeologici del forlivese connesso al rilancio turistico che potrebbe assumere uno potenzialità ancora più grande se si realizzasse l’ iniziativa di  Ravenna capitale della cultura può trovare risorse per essere realizzato sia sul versante dei fondi UE sia su quello delle fondazioni bancarie come quella della cassa dei risparmi forlivese che, affiancando alle grandi mostre la realizzazione di questo importante  progetto per la cultura, avrebbe modo di contribuire all’ avvio di un processo con ricadute economiche dirette sul nostro territorio.