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Emergenza cinghiali, Pompignoli (Lega): "Uscire dall'immobilismo animalista"

"Quella dei cinghiali è una vera e propria emergenza - ha ricordato Pompignoli - ormai non ci sono più limiti all’intrusione di questi animali nei contesti urbani delle nostre città"

Per contrastare con azioni concrete e preventive la diffusione di cinghiali in Emilia Romagna, il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli ha depositato “un pacchetto di osservazioni al nuovo Regolamento degli ungulati, in fase di recepimento dalla giunta Bonaccini”.

"Quella dei cinghiali è una vera e propria emergenza - ha ricordato Pompignoli - ormai non ci sono più limiti all’intrusione di questi animali nei contesti urbani delle nostre città. Nei giorni scorsi, a Bologna, un grosso cinghiale ha sfondato la vetrata del Centro di ricerca Codivilla Putti dell'Istituto Rizzoli. È evidente che anche su questo fronte serve un importante cambio di passo, con politiche di contenimento coraggiose lontane da ogni logica animalista. Le proposte del mondo associazionistico e che abbiamo sottoposto all’Assessore Alessio Mammi sono ragionevoli e incisive. In più occasioni ho sottolineato l’importanza di ammettere l’azione di girata con 9 cacciatori e 2 conduttori con rispettivi limieri e l’azione di braccata a partire dai 12 partecipanti".

Pompignoli ha poi commentato "il nuovo calendario venatorio, a cui la Regione sta lavorando per portarlo in commissione. Non possiamo continuare a fare finta che morfologicamente il territorio emiliano sia uguale a quello romagnolo. Adottare un unico piano è, per molti aspetti, limitativo e penalizzante per entrambi i territori che devono fare i conti con regole uguali per tutti nella consapevolezza della profonda diversità che caratterizza le zone".
 

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