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Emergenza Covid, Forlì e Co: "Mancato anticipo della Cassa integrazione: grave il disinteresse del Comune"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Nelle scorse settimane avevamo ripetutamente sollecitato il Comune ad adottare, come hanno fatto numerose Amministrazioni romagnole, un provvedimento di anticipo della Cassa integrazione ai numerosi lavoratori in attesa di ricevere il pagamento dall'INPS, dal datore di lavoro o dagli istituti di credito. Questo intervento ci sembrava doveroso per rispondere ai problemi delle famiglie rimaste prive di reddito a causa della crisi economica provocata dall'emergenza sanitaria dei mesi scorsi.

Dal Comune è arrivata una serie di pronunciamenti contraddittori; la proposta è stata dapprima scartata, poi confermata pubblicamente, per cadere infine in una sorta di limbo. Pertanto durante il Consiglio comunale di lunedì abbiamo chiesto all’Amministrazione di chiarire le proprie intenzioni, e finalmente è stata detta una parola chiara sulla vicenda. Peccato non sia stata quella che i forlivesi si attendevano!.
La Giunta infatti ha dichiarato che non intende anticipare la Cassa integrazione, in quanto la materia non è di sua competenza e non vuole dare origine a “disparità di trattamento fra i territori”. Si tratta di risposte irricevibili. Quella che stiamo affrontando è una situazione di emergenza assoluta che tutti, compresi i nostri amministratori, hanno affermato di voler fronteggiare con strumenti straordinari e non convenzionali, e ora è il momento di essere coerenti con quanto promesso.

Quanto alle non meglio precisate “disparità di trattamento” con i piccoli comuni vicini, giova ricordare che a Faenza l’anticipo della cassa integrazione è stato definito a livello di Unione della Romagna Faentina. Siccome fino al 2021 esisterà anche l’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, niente avrebbe vietato di operare anche qui in ottica territoriale, proprio per evitare squilibri e disomogeneità.
Sappiamo che la maggioranza ha un pregiudizio ideologico nei confronti dell’Unione dei Comuni che le impedisce di valersi di questo strumento anche quando sarebbe naturale farlo, ma questo di certo non sarà di consolazione ai lavoratori forlivesi lasciati senza Cassa integrazione.

In definitiva riteniamo che la scelta del Comune sia assai grave e dimostri una totale indifferenza rispetto ai seri problemi di numerosi concittadini. Chiediamo quindi un immediato ripensamento rispetto a quanto dichiarato in Consiglio comunale e l’adozione del provvedimento di anticipazione che i lavoratori e molte famiglie forlivesi attendono.

Federico Morgagni, capogruppo “Forlì e Co.”

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