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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Europa Verde: "L'emergenza climatica non è normale e non è inevitabile"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"I danni del clima di questi mesi sono eccezionali, e sono preoccupanti le continue banalizzazioni e sottovalutazioni del problema da parte di alcuni politici di destra e di certa stampa negazionista, ma se non facciamo nulla rischiano di diventare veramente una nuova e tremenda normalità. La sconfitta degli estremisti di Vox in Spagna è un buon segnale, che dimostra che questo atteggiamento irresponsabile non paga nemmeno elettoralmente. Quando nel 2019 i movimenti per il clima chiedevano a gran voce la dichiarazione di emergenza climatica, in troppi non hanno capito il messaggio: se non affrontato con la necessaria urgenza e serietà questo problema sarà sempre più grave.

La frequenza dei fenomeni metereologici gravi è sempre maggiore per causa nostra, e i danni provocati sempre più difficili da ripristinare, lo dice la scienza da decenni. Chi nega la crisi climatica, banalizzando il problema, è corresponsabile di quello che avviene e avverrà in futuro. Gli interventi da fare sono tanti, a partire dalla transizione energetica dalle fonti fossili a quelle rinnovabili, rifiutando la direzione che vogliono imporre i conservatori e le multinazionali del petrolio. Il Pnrr andrebbe speso in gran parte in investimenti di questo tipo, che permettono tra l’altro di recuperare il denaro speso in pochi anni, per poterlo reimpiegare in altre destinazioni: con una durata dei pannelli di 20/30 anni gli impianti vivono gran parte della loro esistenza in guadagno.

Anche la messa in sicurezza del territorio è un investimento che permette di risparmiare riducendo i danni futuri degli eventi estremi. Occorre mettersi nell’ottica di dare ai cittadini una risposta concreta ai loro problemi quotidiani, realizzata in maniera sostenibile e in linea con gli obiettivi mondiali di riduzione dell’inquinamento che altera il clima. Come muoversi in città e come portare a casa uno stipendio? Come fare la spesa? Quanti rifiuti inutili produrre? Cosa coltivare nel territorio, e come mettere in sicurezza l’agricoltura che paga uno dei prezzi più salati per le alluvioni? Come rendere le città più vivibili e sicure?

Bisogna facilitare le scelte che vanno nella giusta direzione, con incentivi e leve fiscali, e fare in modo che i benefici economici legati a questi investimenti siano di tutti. Anche nei nostri Comuni possiamo fare scelte importanti, opponendoci alla distruzione del territorio dal cemento, creando aree verdi mitigatrici delle ondate di calore, aiutando la mobilità sostenibile invece di incentivare gli spostamenti in auto, riducendo l’abuso di plastica usa e getta, manutenendo la città e le infrastrutture esistenti invece di espanderla e incrementare sempre di più il bisogno di asfalto. Dobbiamo avere a cuore il nostro futuro, ormai è chiaro a tutti che un cambiamento è necessario e siamo ancora in tempo per farlo, ma più tardi inizieremo più drastiche e difficili saranno le soluzioni da intraprendere".

Alessandro Ronchi e Cristina Mengozzi, coportavoce Europa Verde Forlì-Cesena

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