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Fauna selvatica, la Lega: "Più risorse a coltivatori per contenere i danni da attacchi"

Pompignoli e colleghi ricordano che “la Regione, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, ha attivato la misura 4.4.2 ‘prevenzione per danni da fauna'"

I danni causati dalla fauna selvatica al comparto agricolo sono al centro di un’interrogazione del gruppo della Lega nord (primo firmatario Massimiliano Pompignoli), dove si segnala che nei giorni scorsi è emersa la richiesta della Coldiretti di aiutare i coltivatori diretti e gli allevatori mettendo a disposizione più risorse “a fronte del problema degli attacchi da fauna selvatica e dei relativi costi di riparazione o rimpiazzo dei capi”. Di qui l’invito rivolto alla Giunta regionale di mettere a disposizione ulteriori fondi e prevedere altre iniziative per contenere i problemi segnalati.

“Sempre la Coldiretti - riferiscono i leghisti - dopo aver assodato l’aumento del numero dei capi di fauna selvatica all’interno delle ‘Oasi Protette’, ha richiesto la loro apertura alla caccia per l’abbattimento mirato di un certo numero di capi, per evitare il sovraffollamento e le conseguenti problematiche dovute all’uscita degli animali da quelle aree. Tuttavia il Wwf si è dichiarato contrario all’apertura alla caccia nelle ‘Oasi protette’, minacciando ripercussioni”.

Pompignoli e colleghi ricordano che “la Regione, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, ha attivato la misura 4.4.2 ‘prevenzione per danni da fauna’ che prevede uno stanziamento totale di 3.000.000 di euro, da destinare a interventi mirati per importi fra i 3.000 e i 30.000 euro. Nel luglio del 2016, è stato approvato il primo bando per un importo di 1.500.000 di euro". "Inoltre, - evidenziano - a fronte delle continue richieste, ha stanziato ulteriori 200.000 euro per tutti gli interventi di importo inferiore ai 3.000 euro. Da pochi giorni, infine, la Regione ha deciso di passare da 1.500.000 a 3.000.000 di euro le risorse a disposizione del bando per l’acquisto di strumenti di difesa, recinzioni e cani da guardia”.

I consiglieri chiedono quindi di conoscere "il numero delle aziende che hanno richiesto di partecipare al bando per l’assegnazione di risorse destinate alla difesa dei propri terreni e dei capi di bestiame; i dati aggiornati, per ogni provincia, delle incursioni da fauna selvatica in aziende agricole e allevamenti e i danni economici riportati; infine, quale ente abbia oggi l’incarico di recuperare le carcasse, visto che la cancellazione delle Province ha avuto come conseguenza un vuoto normativo per cui non è chiaro chi debba svolgere questo compito".

Da ultimo, i firmatari vogliono sapere "quale linea seguirà la Regione Emilia-Romagna “alla prossima seduta della Conferenza Stato Regioni, prevista per il 2 febbraio, durante la quale si dovrebbe votare il nuovo ‘piano di conservazione e gestione del lupo in Italia’, che prevede, nella sua attuale stesura, la possibilità di abbattere i lupi, cosa che non avviene da 46 anni”. Hanno sottoscritto l'interrogazione, oltre a Pompignoli, Andrea Liverani, Alan Fabbri, Stefano Bargi, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti, Marco Pettazzoni, Matteo Rancan e Fabio Rainieri.

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