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Forli SiCura scenderà in campo alle prossime elezioni: "Non siamo una lista civetta"

In un documento di presentazione si spiega che “non siamo soddisfatti di come la città di Forlì è stata amministrata negli ultimi anni"

La lista civica che nel 2014 si candidò a supporto del sindaco Davide Drei col nome di “Noi con Drei” si ripresenterà alle prossime elezioni amministrative con il nome di “Forlì SiCura”, vale a dire il nome attuale preso un anno fa. La lista attualmente è rappresentata da Marco Ravaioli, assessore in giunta, e da Mario Peruzzini e Tatiana Gentilini (quest’ultima uscita dalle fila del Pd) in consiglio comunale.

In un documento di presentazione si spiega che “non siamo soddisfatti di come la città di Forlì è stata amministrata negli ultimi anni. Il ché non significa contestare tutto con furia demolitiva. Significa valutare in termini non positivi alcuni aspetti di un governo della città che non ha saputo esprimere sufficientemente una idea strategica per il suo futuro, superare vecchie inerzie isolazioniste in ambito romagnolo, dialogare con i cittadini, evitare dissonanze, frammentazioni, quando non anche conflitti interni, rispondere con tempestività ed efficacia ad alcune, ricorrenti, esigenze della comunità forlivese”.

La lista intende presentarsi come autenticamente civica: “Crediamo che le forze politiche tradizionali, vecchie e nuove, di maggioranza e di opposizione, siano troppo condizionate da riferimenti ideologici, incrostazioni polemiche e interessi di “bottega” nazionali per proporre con serena ed onesta capacità critica una azione di cambiamento migliorativo della realtà locale. Ne consegue come la nostra proposta si caratterizzi, all’opposto, per il suo voler dare vita ad un “soggetto politico” totalmente autonomo. La nostra non sarà una Lista che non riproduce il modello micro-settoriale delle “liste civetta”. Una lista che vuole suscitare consenso facendo, soprattutto, leva sulla capacità di rispondere alla esigenza, espressa da molti “corpi sociali”, di trovare un punto di riferimento credibile per i propri, legittimi, interessi. Vogliamo, dunque, essere valutati ed apprezzati in ragione dei nostri principi ispiratori e valori di riferimento, degli obiettivi che ne qualificano i contenuti, del metodo con cui viene elaborata la proposta progettuale”.

Per questo, garantiscono, “il programma non sarà un elenco di buone intenzioni né la rubrica di mille piccole cose ovvie e scontate. Sarà, invece, strategico volendo delineare una “visione” della città che si proietta verso il futuro: sarà, al contempo, selettivo individuando priorità concretamente fattibili. Siamo, altresì, convinti che la comunità forlivese non potrà veramente crescere (soprattutto in tempi di ristrettezze finanziarie) se non saprà mettere a fattore comune, in rete, tutte le proprie risorse (pubbliche, filantropiche volontarie). Un terzo principio è rappresentato dall’impegno di fornire una informazione puntuale, tempestiva e trasparente ai cittadini. Da ultimo (ma non per importanza) si sottolineano i caratteri distintivi da rispettarsi nella composizione del “casting” di lista: ne faranno parte persone conosciute, stimate, affidabili, competenti, portatori di una “normalità” positiva di cui, a noi pare, si stiano perdendo le tracce”. Come valori di riferimento Forlì SiCura intende fare riferimento ad  un” codice etico che rifugge dall’estremismo identitario, dalle velleità demagogiche e dal disfattismo”.

In sostanza la lista piega di rivolgersi a chi vuole prescindere “dai partiti tradizionali senza dover rinunciare al voto”, ed è rivolto a “a tutti coloro a cui non piace la “sbornia” delle promesse illusorie, dei proclami e della esaltazione di gioiose inconcludenze perché sanno che le “cose hanno la testa dura” e che occorre la prudente valutazione delle difficoltà per rendere, poi, possibile il loro superamento”.

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