Fusione, “Insieme Per Bertinoro” e “Bertinoro Punto a Capo”: "Avanti col referendum"

Si continua a discutere del progetto di fusione tra i comuni di Bertinoro e Forlimpopoli. La commissione consiliare intercomunale costituitasi nel 2012 per seguire l’iter dell’ipotesi di fusione tra i due comuni ha incontrato martedì l’assessore al Bilancio della Regione Emma Petitti per discutere degli orientamenti della nuova Giunta Regionale in merito ai processi di aggregazione tra comuni.

I consiglieri dei gruppi “Insieme Per Bertinoro” e “Bertinoro Punto a Capo”, evidenziano come la Regione "non solo conferma la volontà di appoggiare processi come quello in atto nei nostri Comuni ma, addirittura, intende aumentare le risorse, ovvero i finanziamenti ordinari e straordinari, rispetto al passato. Oltre a questo garantirà facilitazioni ai Comuni neonati all’interno di tutti i futuri bandi regionali".

Per i due gruppi consiliari, "la fusione tra i Comuni di Bertinoro e Forlimpopoli resta l’unica via per garantire nel prossimo futuro ai nostri cittadini servizi di qualità. Sarà, infatti, sempre più difficile per i nostri comuni garantire nei Bilanci la qualità offerta mantenendo le nostre attuali municipalità. Culturalmente siamo pronti per dare ai nostri cittadini questa prospettiva che rafforza le nostre identità territoriali e permette di valorizzarle grazie agli importanti incentivi che anche ieri sera l’Assessore ha garantito".

“Insieme Per Bertinoro” e “Bertinoro Punto a Capo” ribadiscono "la ferma volontà di proseguire verso il referendum di ottobre, unica strada, veramente democratica e coraggiosa, per dare parola a chi ne ha più diritto, i nostri cittadini. Non vogliamo che un tema così importante per il futuro di tutti resti confinato nelle anguste stanze dei partiti, di qualsiasi colore essi siano. Noi siamo convinti nel portare in Consiglio la delibera che ufficializza questo percorso di consultazione. Abbiamo nuovamente sentito martedì le motivazioni e le perplessità dei colleghi forlimpopolesi che ascoltiamo ma che non possiamo in alcun modo condividere: intraprendiamo oggi questo percorso. Bloccarlo e rimandarlo è una grossa responsabilità politica ma realizzarlo è una politica responsabile".