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Gettoni di presenza in Consiglio, M5S: "Il sindaco ha insabbiato il caso"

“Il Sindaco Drei cerca di confondere le acque dichiarando l'intenzione di chiedere un parere alla Corte dei Conti, ma in realtà questo è solo l’ennesimo trucco"

“Il Sindaco Drei cerca di confondere le acque dichiarando l'intenzione di chiedere un parere alla Corte dei Conti, ma in realtà questo è solo l’ennesimo trucco per gettare fumo negli occhi dei forlivesi. Infatti sarà fatta, come ha confermato lo stesso Michele Pini, solo una segnalazione alla Procura della Corte dei Conti, che non prevede alcuna risposta, la Magistratura contabile potrebbe mettere in atto eventuali azioni ma questo potrebbe avvenire anche fra 4-5 anni”: è la denuncia che viene dal Movimento 5 Stelle, dopo la retromarcia del Comune sul caso dei gettoni di presenza erogati illegittimamente per le riunioni dei capigruppo.

Il caso è stato oggetto di un aspro dibattito in Consiglio Comunale martedì sera, l'ennesima diatriba di questo tipo nell'assise cittadina. Con l'uscita di scena del segretario generale Lia Piraccini, il suo sostituto facente funzione Michele Pini ha deciso, infatti, tra i suoi primi atti, di ritirare le diffide mandate da Piraccini, con retroattività decennale, a numerosi capigruppo consigliari dell'attuale legislatura e di quelle precedenti. Per il M5S “per il momento il caso è stato abilmente “insabbiato”, in vista anche delle imminenti elezioni amministrative del 2019. Si godano pure la loro piccola vittoria di Pirro, noi ci teniamo invece a sottolineare che il nostro primo atto, nel caso in cui i cittadini ci daranno fiducia nel 2019, sarà quello di ristabilire la legalità”.

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