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Hera, Bartolini (Pdl) attacca: "Specula sulle cooperative sociali"

"Hera specula sulle cooperative sociali. E lo fa in un modo così spregiudicato che in estate anche la sinistra, quella stessa sinistra che siede nelle ricche poltrone del Cda della holding, ha iniziato a protestare"

“Hera specula sulle cooperative sociali. E lo fa in un modo così spregiudicato che in estate anche la sinistra, quella stessa sinistra che siede nelle ricche poltrone del Cda della holding, ha iniziato a protestare. Ma poi, dopo qualche lettera degli amministratori locali e qualche rassicurazione di facciata da parte dell'azienda quotata in Borsa, è calato il silenzio”. Luca Bartolini, consigliere regionale del Pdl, torna all'attacco, su un tema che ha già fatto discutere.

“Nel frattempo il 2011 si sta chiudendo e si stima che manchino 4,5 milioni di euro: se il valore dell'appalto per la raccolta, il trasporto, il lavaggio dei cassonetti e la gestione dei centri di raccolta rifiuti ammonta a 30milioni sul bacino romagnolo, mentre quello per lo spazzamento delle strade a 15milioni, in totale fanno 45 milioni di euro, i costi per le cooperative sociali che hanno in carico questi servizi sono lievitati a 49,5 milioni di euro. In particolare 14,5 milioni di euro sono fatturati su Forlì-Cesena, 17,2 su Rimini e 15,3 su Ravenna. E così si arriva a 47 milioni di euro, il valore stimato a fine 2011, al quale bisogna aggiungere altri 2,5 milioni determinati da ulteriori ampliamenti del servizio voluti da Hera. E' evidente che l'appalto di Hera, a 45 milioni di euro, non era sufficiente a coprire i costi e ora pare che la multiutility voglia ripresentare l'offerta con lo stesso importo, con il chiaro intento di puntare al ribasso, scaricando le difficoltà sugli altri. E' questa la strategia di una società a maggioranza pubblica per fare utili in Borsa. E' questo il modello costruito e difeso dal Pd”, affonda Bartolini.

“Le tariffe, ricordiamolo, sono ferme dal primo gennaio del 2010: gli appalti, infatti, sono stati prorogati a fine 2010 e poi due volte quest'anno e, nonostante le trattative in corso, alle cooperative sociali non sono stati riconosciuti gli adeguamenti Istat, nemmeno per il carburante che, lo sappiamo tutti, ha subito forti aumenti. La preoccupazione per i 1200 operatori del servizio, tra cui 470 disabili, è forte. Solo nella nostra provincia questi servizi appaltati da Hera impiegano 425 persone, tra cui cento diversamente abili. Anche perché a fine anno scadono tutti gli affidamenti dati a Hera alle cooperative sociali. E queste condizioni non sono più sostenibili. Purtroppo, però, chi sbandiera di avere nel proprio Dna la tutela dei soggetti più deboli se ne sta ben rintanato nel suo rifugio e non osa richiamare Hera. Che, lo ripeto per l'ennesima volta, era meglio quando non c'era”, conclude Bartolini.

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