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I verdi contro il tavolo degli ambientalisti sulla verifica della Soprintendenza

"Non capiamo francamente perché il c.d. tavolo degli ambientalisti manifesti il proprio apprezzamento per l'intervento della Soprintendenza perché quest'ultima intende sottoporre a verifica"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Non capiamo francamente perché il c.d. tavolo degli ambientalisti manifesti il proprio apprezzamento per l'intervento della Soprintendenza perché quest'ultima intende sottoporre a verifica ai sensi dell'art.12 del Codice dei BBCC l'esistenza dell'interesse storico testimoniale della S.P: 3 del Rabbi.

Le cose stanno esattamente al contrario di come le hanno intese i c.d. ambientalisti del tavolo, tanto è vero cheSauro Turroni, a nome dei Verdi , avendo subodorato che la Soprintendenza cercava di evitare guai alla Provincia nei confronti della quale è in corso una indagine penale, ha inviato il giorno 21 aprile u.s. la seguente mail in posta certificata :

gentile Soprintendente

in riferimento a precedenti mail e plichi contenenti diffide inviati a nome dei Verdi della provincia di Forlì riguardanti l'assenza di autorizzazione ai sensi dell'art.21 del codice dei BBCC per linterventi riguardanti la strada in oggetto, sono a sottolineare che ogni iniziativa eventualmente volta a concedere ex post la predetta autorizzazione potrebbe coinvolgere la soprintendenza che lei dirige nel procedimento penale in corso.

Se è comprensibile un rapporto di collaborazione fra istituzioni esso però non può configgere a nostro avviso con i superiori doveri della tutela di beni che sono testimonianza storica di eventi che hanno segnato profondamente queste terre e che ne sono elementi costitutivi.

Tanto più che, come ho avuto modo di anticipare verbalmente in una telefonata intercorsa alcuni giorni fa, siamo a conoscenza dell'esistenza di un parere negativo espresso negli anni 2000 - 2001 da codesta Soprintendenza in relazione alla ennesima richiesta di tagli riguardante i platani della allora SS 9 ter del Rabbi, divenuta poi provinciale.

Le motivazioni del diniego riguardavano appunto l'interesse storico testimoniale e paesaggistico della strada e delle sue alberature, piantate per sua informazione del padre del Prof. Lucio Gambi all'epoca ingegnere della Provincia di Forlì.

Qualora infine codesta Soprintendenza intendesse avviare il procedimento ex art.12 del Codice le chiederemmo di essere informati al fine di poter presentare in quella sede memorie e documentazioni a conferma di quanto sostenuto in relazione all'interesse storico e culturale della strada in questione e dei suoi elemento costitutivi.

Come abbiamo spiegato più volte la strada Forlì-Predappio avente più di 70 anni è ope legis (cioè in forza di legge) tutelata ai sensi dell'art. 10 del Codice dei Beni Culturali (BBCC).

Ogni intervento che la riguardi, compreso il taglio degli alberi, deve essere autorizzato ai sensi dell'art. 21 del medesimo codice.

Fare interventi, come ha fatto la Provincia, in assenza di autorizzazioni ex art. 21 si configura come reato e per questo la Procura della Repubblica di Forlì sta procedendo contro la Provincia, come da esposti di Italia Nostra, di cui peraltro faccio parte e segnalazioni dei Verdi.

La verifica da parte dell'ente proprietario della strada o della stessa Soprintendenza della sussistenza dell'interesse culturale, storico, artistico o testimoniale della strada in questione attraverso un tardivo procedimento ai sensi dell'art. 12 del codice puzza molto, come diceva il Sen. Andreotti a pensar male ecc ecc.

Adesso la Soprintendenza, forse nell'intento di dare una mano alla Provincia e per toglierla dai pasticci nei quali per ignoranza assoluta si è ficcata, ha avviato la procedura dell'art. 12 e cioè di verifica della esistenza dell'interesse storico testimoniale della strada in questione.

Tutto ciò ci preoccupa e pertanto non mancheremo di mettere in atto ogni azione volta a tutelare le alberature di una strada di cui ci occupiamo da moltissimi anni.

Ricordiamo che La tutela della strada e delle sue alberature si inquadra in un progetto più ampio di tutela del territorio predappiese e delle sue memorie storiche che hanno trovato una prima sistemazione in assoluto nel Progetto di Legge presentato da Sauro Turroni e da Vittorio Emiliani nel 1995 avente per titolo "Norme per la tutela e la valorizzazione del territorio predappiese".

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