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Il caso: "dirigente dalla Regione all'Ausl di Forlì per un solo giorno"

Per il consigliere regionale del M5S, Andrea Defranceschi, vi sarebbero "ambiguità che ledono la trasparenza a l'efficienza amministrativa regionale", tali da essere segnalate alla magistratura.

Nell'assunzione di un dirigente all'Ausl di Forlì per un solo giorno, prima di tornare in Regione dov'era stato prima, per il consigliere regionale del M5S, Andrea Defranceschi, vi sarebbero "ambiguità che ledono la trasparenza a l'efficienza amministrativa regionale", tali da essere segnalate alla magistratura.

In una interpellanza, Defranceschi parla di uno "strano caso" del dirigente che, "dopo aver lavorato dal 2 gennaio 1985 al 6 luglio 2011 per la Regione Emilia-Romagna, ha ottenuto il 5 luglio 2011 un contratto a tempo indeterminato all'Ausl di Forlì, lavorandoci un solo giorno, chiedendo e ottenendo nella stessa data un trasferimento per un nuovo incarico dirigenziale in Regione". Inoltre, "nella delibera del direttore generale dell'azienda Usl di Forlì non si fa cenno alla necessità di coprire il posto, lasciato poi vacante, da tale dirigente".

In Regione è poi "strano - aggiunge - vedere aperta una posizione dirigenziale presso la Direzione Sanità che non riceve nemmeno un curriculum vitae di persone interessate. Forse perché la disponibilità del posto non è abbastanza pubblicizzata e ci sono solo 10 giorni per la candidatura", ma "il bando va deserto. E' una fortuna" per il dirigente, "lo stesso uomo che ha scritto la delibera che ha istituito la posizione vacante" e che "é stato per anni segretario del Pd di Anzola Emilia" e "assessore nelle Giunte comunali 1999-2004 e 2004-2009 nel medesimo comune e per il medesimo partito (Ds-Pd)". Insomma, "una serie di colpi di fortuna e coincidenze - conclude - sui quali chiediamo spiegazioni".

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