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Il centrosinistra: “Ci vuole più condivisione. Costruiamo insieme un grande piano per la ripresa”

I gruppi consiliari del centrosinistra “Forlì e Co.” e Partito Democratico: "Mentre stiamo affrontando la più grave emergenza dalla fine della Seconda guerra mondiale, il dibattito pubblico è dominato dalla volontà dell'Amministrazione di abbandonare l'Unione dei Comuni"

"Mentre Forlì sta affrontando la più grave emergenza dalla fine della Seconda guerra mondiale, il dibattito pubblico è dominato dalla annunciata volontà dell'Amministrazione di abbandonare l'Unione dei Comuni, argomento che costituirà il fulcro anche del Consiglio comunale di lunedì, un'assise che il buon senso avrebbe invece voluto fosse interamente dedicata a questioni di stringente attualità e connesse alla situazione in corso". A commentare la situazione politica in città sono i gruppi consiliari del centrosinistra “Forlì e Co.” e Partito Democratico, che in una nota stampa aggiungono "Questa vicenda dà purtroppo il quadro di come l'Amministrazione di Forlì stia gestendo l'emergenza: nel segno della autosufficienza e della mancanza del doveroso confronto e della condivisione delle scelte. Così, mentre a Roma e in Regione le forze della destra invocano ad ogni piè sospinto scelte condivise, a Forlì, dove governano, continuano a comportarsi come se il virus non si fosse mai manifestato, rifiutando rigidamente ogni dialogo con l'opposizione, mostrandosi oltremodo riluttanti a cooperare nell'interesse dei cittadini e non coinvolgendo la massima assemblea elettiva cittadina, il Consiglio comunale, nel dibattito sulle urgenti misure sanitarie ed economiche da assumere.
Anche negli ultimissimi giorni, mentre tanto tempo è stato sprecato in diatribe sterili, nessuna disponibilità è venuta a confrontarsi sui temi cardine dell'emergenza sanitaria in corso, dalla decisione di procedere alla riapertura del Mercato coperto alle modalità con le quali assicurare la tutela della salute degli ospiti e operatori delle Rsa.

"Nessun segnale è venuto nemmeno sull'altro fronte della crisi in atto, quello economico e sociale - prosegue il comunicato stampa. - Tutti sappiamo infatti che se vogliamo difendere economia, sviluppo e occupazione, già ora c'è la necessità che ogni istituzione, al proprio livello di competenza, definisca un grande piano per i prossimi mesi, che deve essere di portata storica e all'altezza di una sfida di enorme complessità. A Forlì questo significa ragionare di quali variazioni effettuare sul bilancio comunale, di che tipo di investimenti pubblici mettere in campo, di quali strumenti utilizzare per favorire l'accesso al credito e sostenere Pmi e aziende artigiane, di come rafforzare la rete di protezione sociale per i più deboli. Insomma di come costruire un New Deal per Forlì, nel quale il Comune può e deve giocare un ruolo centrale anche grazie alle possibilità di spesa assicurate dal sano bilancio lasciato dalla precedente Amministrazione. Per un confronto su questi temi, la nostra disponibilità era ed è massima. Sta all'Amministrazione scegliere se affrontare i problemi pressanti o attardarsi in polemiche di scarso interesse per i cittadini. E se procedere anteponendo lo spirito di parte alla collaborazione unitaria o lavorare insieme per costruire la Forlì del futuro".

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