rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il Consiglio comunale vota contro l'acquisto dei cacciabombardieri

Votato a larga maggioranza un documento presentato da Andrea Pasini (Udc) per chiedere a Parlamento e Governo di non procedere all'acquisto dei 90 cacciabombardieri nucleari F35

Il sindaco di Forlì, la Giunta ed in Consiglio comunale si faranno carico di intercedere nei confronti di Provincia e Regione affinchè, unanimemente, si possa chiedere a Parlamento e Governo di non procedere all'acquisto dei 90 cacciabombardieri nucleari F35. Tale decisione  permetterebbe di destinare i fondi stanziati per l'acquisto al rilancio e allo sviluppo del Paese, salvaguardando le pensioni delle fasce più deboli e permettendo, nel contempo, agli Enti Locali, di garantire i servizi essenziali ai cittadini. E' questo l'impegno preso con l'ordine del giorno presentato nell'ultimo Consiglio comunale, che aveva come primo firmatario Andrea Pasini, consigliere e segretario provinciale dell'UDC. Un documento che ha trovato l'appoggio della maggioranza dei presenti, indipendentemente dallo schieramento di appartenenza, a sottolineare la consapevolezza comune delle difficoltà che sta attraversando il nostro Paese, con le pesanti riduzioni dei fondi a disposizione per settori vitali, quali la sanità e l'istruzione che sono passati da 1.594 miliardi del 2007 a 193 milioni di euro del 2012. 

“L'Italia – sottolinea Pasini – nel 2002 aveva previsto l'acquisto di 131 cacciabombardieri nucleari F35 Joint Strike Fighter (JSF) per un costo di 15 miliardi di euro a cui si doveva aggiungere una spesa, per uso e manutenzione, di oltre 40 miliardi di euro. Al di là di ogni considerazione di carattere etico, sulla sola ipotesi di utilizzo di armi di  distruzione di massa, è evidente che cifre del genere debbano essere utilizzate per ben altri scopi di utilità sociale. Tra l'altro lo stesso Pentagono afferma che l'aereo deve ancora risolvere numerosi problemi tecnici e la rinuncia dell'Italia all'acquisto, tra l'altro, non implicherebbe nessun tipo di penale”.

“Che la rinuncia all'acquisto sia una decisione giusta – conclude Pasini – è sottolineato anche da una ricerca dell'Università del Massachusset in cui si afferma che, se si investe un miliardo di dollari nella difesa, si creano 11.000 posti di lavoro, che diventano 17.000 se il denaro viene impiegato nelle energie rinnovabili, per lievitare a 29.000 se si investisse nel settore dell'educazione. Quest’Ordine del giorno, vuole essere “segno” di attenzione e sensibilità, da indirizzare verso Roma, al forte grido di “difficoltà” che arriva quotidianamente dai nostri concittadini”.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Consiglio comunale vota contro l'acquisto dei cacciabombardieri

ForlìToday è in caricamento