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Il Movimento 5 Stelle contro il consiglio dell'Unione dei Comuni: "Un'inutile duplicazione"

I pentastellati, ribadiscono come sia "un'inutile duplicazione di quelli già esistenti", dicendosi "contrario a questo nuovo organismo politico/burocratico che, anziché ridurre i costi e migliorare i servizi, comporterà un aumento di burocrazia e poltrone".

Lunedì 21 luglio si è svolta la prima seduta del Consiglio dell'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, cui partecipano di diritto anche due consiglieri M5S, in rappresentanza di Forlì e Forlimpopoli. I pentastellati, ribadiscono come sia "un'inutile duplicazione di quelli già esistenti", dicendosi "contrario a questo nuovo organismo politico/burocratico che, anziché ridurre i costi e migliorare i servizi, comporterà un aumento di burocrazia e poltrone".

"In questo periodo storico dove la tendenza è ridurre gli enti territoriali, tendendo per esempio all’eliminazione delle Province (senza poi farlo veramente!), non ha infatti alcun senso crearne di nuovi, visto che la gestione associata che dovrebbe portare a razionalizzazioni, risparmi e nuove economie di scala, può essere realizzata attraverso più semplici convenzioni ad hoc tra Comuni (eventualmente revocabili in caso di accertato malfunzionamento) - evidenziano dal Movimento 5 Stelle -. La creazione di un ulteriore Ente locale non porta, infatti, a migliorare funzioni e servizi, ma piuttosto ad aumentare costi e tempi della burocrazia, a creare confusione, a ridurre le responsabilità, ad aumentare e nascondere meglio gli sprechi, e, in sostanza, a prendere in giro i cittadini".

Il consigliere grillino di Forlimpopoli, Basciani, ha proposto alcune importanti modifiche al documento sulle “linee guida per nomine/assegnazioni incarichi dei rappresentanti l’Unione presso Enti, Aziende, Istituzioni”, chiedendo "che la nomina sia vincolata all’accettazione della Carta di Pisa contro la corruzione, che non sia possibile nominare soggetti con condanne penali definitive (anche senza specifica interdizione perpetua dai pubblici uffici) e che la assegnazione/revoca degli incarichi sia facoltà assegnata a tutto il Consiglio e non al solo Presidente".

"Nell’indifferenza generale della maggioranza dei presenti, le richieste non sono state nemmeno messe in votazione, senza comunicarne le motivazioni semplicemente ignorandole - accusano dal Movimento 5 Stelle -. Lo stesso atteggiamento indifferente è stato tenuto anche nei confronti del consigliere di un piccolo Comune (Portico e San Benedetto) che si sentiva poco considerato e che poneva il problema di come i suoi cittadini fossero più bisognosi di immediato/reale aiuto rispetto a quelli di Comuni più grandi e ricchi".

"E’ stato inoltre richiesto più volte di definire chiaramente quali siano gli obiettivi principali dell’Unione, in che modo li si intenda perseguire e che cosa accadrà se alla Provincia, come sembra, non saranno sottratte le attuali competenze; l’unica risposta che siamo riusciti ad ottenere è stata “Voi siete capaci soltanto di fare polemica sul web” - hanno aggiunto i pentastellati -. Lo scopo di questo nuovo Ente ci pare quindi chiaro: portare in Consiglio decisioni già preconfezionate dalla Giunta dei Sindaci al fine unico di farle votare, ratificare e legittimare politicamente, senza alcun reale confronto".

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