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Il pasticcio del "quinto posto" nel Pd, l'ex sindaco Fratto: "Criticità da superare con rinnovamento ideale e organizzativo"

"A livello locale ha consentito ai detrattori della sinistra democratica e progressista di diffondere una cattiva immagine circa l'autorevolezza del Partito democratico forlivese"

Un pasticcio - quello del Partito Democratico  sulla "quinta posizione" che non esiste in una lista elettorale di massimo quattro nomi e che ha fatto svanire i sogni di elezione del segretario Pd Daniele Valbonesi - che va letto  come un segno di "criticità" da risolvere all'interno del Pd forlivese. A sollevare il velo è Gabriele Fratto, ex sindaco di Bertinoro ed ex presidente della Provincia.

Fratto analizza la situazione dei convulsi giorni delle candidature di Ferragosto: "Quello che sta accadendo nella convulsa campagna elettorale di queste ultime settimane e quindi nell'individuazione delle candidature è, purtroppo, il riflesso di indicazioni nazionali che  hanno effetti importanti, se non devastanti, anche a livello locale. Leggo dagli organi di stampa come pure nell'area politica di cui mi onoro di essere stato rappresentante, il Pd,  ci siano stati problemi di interpretazione normative circa l'applicazione della legge elettorale. È  un fatto risaputo che gli errori e le sviste possano capitare quando si è costretti a decidere in tempi strettissimi, come ho già detto è accaduto anche ad altre forze politiche. Questo, però, a livello locale ha consentito ai detrattori della sinistra democratica e progressista di diffondere una cattiva immagine circa l'autorevolezza del Partito Democratico forlivese, facendo intendere come lo stesso abbia un ruolo sempre più marginale sulla scena politica regionale".

Continua Fratto: "Le analisi lette e le colpe attribuite nella quasi totalità al solo Pd regionale non possono consentirci di non evidenziare alcune criticità presenti nel Pd forlivese che possono e devono assolutamente essere superate per far sì che chi rappresenta il nostro territorio possa ambire a qualcosa di più rispetto ad una quinta posizione nel listino elettorale. Ritengo sia necessario e non più rinviabile coltivare forma e sostanza. Oltre ad una seria riflessione sui temi scottanti del lavoro, dell'ecologia, delle vergognose disparità che ancora vi sono tra uomini e donne, occorre soprattutto ampliare il dibattito politico interno, valorizzare la comunità politica locale ed incoraggiare coloro che con passione si avvicinano ad essa; faccio riferimento soprattutto ai giovani e alle donne che costituiscono assi portanti per lo sviluppo di ogni comunità". 

Ed ancora: "L'esempio di quel che è accaduto a molte Feste dell'Unità ci deve fare riflettere: là dove non si costruisce un gruppo solido, un ricambio generazionale autentico e non strumentale, temporaneo e di facciata, le feste saranno sempre più difficili da realizzare e rimarranno (per quanto sarà possibile) a carico dei soliti consolidati volontari che incarnano un nobile passato, mai, purtroppo, definitivamente rilanciato e la cui eredità sarà destinata a cessare senza che nessuno ne possa raccogliere il testimone".

"L'unica strada possibile è quella di seguire il percorso suggerito in questi anni dal presidente Stefano Bonaccini. Si tratta di puntare ad un rinnovamento ideale e organizzativo, obiettivo cui tutti coloro che credono nella buona politica devono mirare. Solo tenendo insieme coloro che incarnano i valori e quindi le nostre "radici" e coloro che possono contribuire al rinnovamento in termini di idee e di contenuti, riusciremo a dare una svolta politica capace di esprimere autorevolezza e credibilità interpretando nel modo più autentico le esigenze delle comunità locali e nazionale", conclude Fratto.

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