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Il vicesindaco Biserna rilancia la "Città Metropolitana di Romagna"

"Il vero cambiamento per la Romagna sarebbe la "Città Metropolitana di Romagna". Personalmente ne parlo da una vita ed ho incontrato in questi anni diversi interlocutori.

“Il vero cambiamento per la Romagna sarebbe la "Città Metropolitana di Romagna". Personalmente ne parlo da una vita ed ho incontrato in questi anni diversi interlocutori. Mi rendo comunque conto che per applicarlo alla Romagna occorre un percorso completamente nuovo e difficile, che ci dovrebbe permettere di aggiungere alle aree stabilite dalla legge (15 con ultima Reggio Calabria nel 2009) la nostra terra, che tra le tante caratteristiche ha anche quella di  un milione di abitanti”. Il vicesindaco di Forlì, Giancarlo Biserna, lancia l'idea.

“Questa "città" ci consentirebbe di andare oltre l'attuale ridefinizione delle Province, in quanto nei territori dove nasce prevede l'abolizione di tutte le provincie con un forte coordinamento dei comuni, affidato appunto alla nuova istituzione unica. Scomparirebbero in effetti tre province (superando così la diatriba sulla nostra) e migliorerebbe di molto ed ex lege la capacitò di coordinamento dei nostri territori romagnoli. Dio sa quanto ce n'è bisogno”, continua Biserna.

“La tiro fuori oggi perchè di questo tema finalmente se ne sta parlando a Roma con scadenze precise e quindi è oggi che si potrebbero tentare di giocare le ultime carte. Quali?  Quelle dei parlamentari romagnoli, e di tutti noi. Spingere perchè si dia alla Romagna la possibilità di essere inserita nella legge come è successo con Reggio Calabria, come area metropolitana nuova. I limiti sono questi: la Romagna non è una città, ma una subregione, mentre tutte le altre città individuate sono città forti con i loro Comuni più piccoli intorno, da noi non è così. Bologna, che è prevista, è limitrofa a noi e potrebbe non essere d' accordo. Inoltre la solitudine. Questo perchè a fatica ci potremmo aspettare aiuti esterni a noi in quanto non credo che, a partire dalle zone emiliane, anche a livello parlamentare, la cosa interessi qualcuno”, spiega Biserna.

“I benefici sono sicuramente tanti a partire da, come detto prima, un vero coordinamento della Romagna che sia più forte delle attuali forme di aree vaste,  sino ad arrivare a sensibili ed incontestabili benefici economici e di sviluppo complessivi attraverso una unione vera, che, appunto, solo se vera, può fare la forza. E' una questione urgente. Se ne può parlare?”, conclude

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