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In via San Pellegrino Laziosi c'era una volta la 'ruota degli esposti', la proposta: "Una targa per ricordarla, salvò centinaia di bimbi"

Argomentano dal Popolo della Famiglia: "A Forlì la campagna elettorale ha acceso i toni proprio sulla Legge 194, segnando la distanza tra i due attuali schieramenti"

L'Europarlamento ha approvato con 336 voti favorevoli, 163 contrari e 39 astensioni una risoluzione con cui gli eurodeputati chiedono che l'aborto sia inserito nella Carta dei Diritti Fondamentali dell'uomo."In pratica, l'uccisione di un bimbo nel grembo materno diventa un nostro “valore comune” - esordiscono dal Popolo della Famiglia -. Non c'è bisogno di spingersi fino a Bruxelles, purtroppo, per sperimentare quanto sia pervasiva questa mentalità contraria al diritto alla vita di ogni bambino concepito".

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Argomentano dal Popolo della Famiglia: "A Forlì la campagna elettorale ha acceso i toni proprio sulla Legge 194, segnando la distanza tra i due attuali schieramenti. Da una parte chi parla solo di autodeterminazione e vorrebbe bypassare gli articoli della legge che non gli piacciono, dall'altra chi chiede di applicarli come da accordi presi in passato dall'Amministrazione con Ausl e terzo settore per garantire alla donna una scelta veramente libera e consapevole. Tra chi chiede nel suo programma elettorale il rispetto della legalità su questo tema c'è anche il Popolo della Famiglia, ma nel giorno in cui l'Europa ha toccato il fondo ci spingiamo oltre, per opporre anche come politici una decisa resistenza allo cultura dello scarto che legalizza l'aborto come diritto fondamentale dell'uomo".

"C'è stato un tempo in cui anche a Forlì, come in tante altre città italiane, era in uso uno strumento semplicissimo, ma di enorme valore umano, che ha salvato dall'abbandono centinaia di bambini, lasciati alla nascita nelle mani di chi poteva garantire loro una vita migliore: si tratta della ruota degli esposti, un vano girevole ricavato nel muro esterno del Palazzo Merenda (ex Ospedale Casa di Dio per gli Infermi), la cui sagoma è oggi ancora visibile in corso della Repubblica - continuano -. Quel segno nel muro, forse sconosciuto anche agli stessi forlivesi che vi passano accanto, è una testimonianza tangibile del valore dato ad ogni vita e della carità offerta a chi non poteva sostenere l'arrivo di un figlio".

Dal Popolo della Famiglia arriva quindi una proposta al sindaco Zattini "affinché uno degli ultimi gesti della sua amministrazione sia un segno di attenzione a tutte le vite non scartate che hanno fatto la storia della città, come d'altronde raccontano i cognomi di tanti nostri concittadini: la riqualificazione di Corso della Repubblica interesserà tra pochi giorni il tratto di strada davanti all'ex ospedale, la nostra richiesta è che nel marciapiede davanti al luogo dove era la ruota, venga collocata una piccola targa, analoga alle pietre d'inciampo che sono in città, a ricordo di un luogo di grande valore simbolico, ma anche di interesse storico per la collettività".

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