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Il M5S: "Soldi pubblici alla cognata dell'assessore", il Comune: "Tutto secondo regolamento"

"Una scelta che, indipendentemente da eventuali illegittimità o rilievo penale, risulterebbe comunque politicamente inopportuna ed eticamente inaccettabile"

“Negli ultimi due anni sono stati conferiti incarichi esterni per un totale di 52.000 nell’ambito di consulenze esterne per progetti europei, all’architetto Serena Nesti, cognata dell’assessore all’Edilizia Francesca Gardini, entrambe componenti dell’Assemblea Territoriale del PD”: è l’attacco che viene dal Movimento 5 Stelle, con una nota ufficiale, firmata dai consiglieri Daniele Vergini e Simone Benini, che protesta sui legami di parentela tra l’amministratrice del Comune e l’affidataria delle consulenze.

La stessa nota del M5S specifica che “com’è noto gli incarichi esterni non vengono conferiti dagli assessori, ma dai dirigenti”. Tuttavia i pentastellati pongono la questione prima di tutto per l’opportunità politica: “Una scelta che, indipendentemente da eventuali illegittimità o rilievo penale, risulterebbe comunque politicamente inopportuna ed eticamente inaccettabile”. Il M5S ricostruisce lo storico delle varie assegnazioni che vengono ora contestate: un primo incarico esterno per 24.400 euro conferito il 25 giugno 2015 e poi prorogato il 30 giugno 2016 per ulteriori 4.000 euro. C’è poi un ulteriore incarico esterno per altri 24.000 euro conferito il 6 febbraio 2017. La prima assegnazione sarebbe avvenuta con una commissione che ha invitato 5 candidati, mentre la seconda senza commissione, sempre con 5 invitati. Il M5S chiede se i dirigenti fossero a conoscenza del legame di parentela.

“C’è rilevanza giuridico-penale nell’assegnazione di questi incarichi? Ci sarà chi dovrà verificarlo. Ma intanto riteniamo questa condotta sanzionabile eticamente e moralmente e consideriamo l’attribuzione di incarichi retribuiti ai parenti dei politici al governo della città del tutto inaccettabile”: insistono i consiglieri Vergini e Benini. Il Movimento 5 Stelle di Forlì per fare chiarezza su questa vicenda ha depositato un’interrogazione urgente per conoscere se intercorrano altri rapporti di coniugio, parentela o affinità tra i titolari di incarichi politici del Comune (Sindaco, Assessori e Consiglieri) ed i maggiori affidatari di incarichi esterni di collaborazione e di consulenza assegnati durante il mandato amministrativo di Davide Drei.

LA REPLICA – Nella sua replica il Comune parla di “dichiarazioni prive di ogni fondamento e dai chiari intenti diffamatori del Movimento 5 Stelle”, spiegando che “la professionista citata svolge la propria attività professionale collaborando con il Comune di Forlì in virtù di solide competenze accertate nell'ambito di una selezione trasparente. Gli incarichi sono stati conferiti, come si è detto, al termine di selezione  effettuata come prevedono i regolamenti, secondo la normativa vigente e nel rispetto del principio di trasparenza, mediante comparazioni e valutazioni approfondite.  Tali procedure di selezione attengono esclusivamente al ruolo e alle funzioni dei dirigenti e gli amministratori politici ne sono sempre completamente esclusi. Inoltre, anche per quanto concerne i dirigenti che hanno effettuato gli affidamenti, si ribadisce che non sussistono legami di parentela che possano configurare eventuali conflitti di interesse”.

LA LEGA NORD – Intanto sul tema interviene anche la Lega Nord, con un comunicato del consigliere comunale Daniele Mezzacapo e di quello regionale Massimiliano Pompignoli: “ A scanso di equivoci – sollecitano – auspicheremmo da parte di questa Amministrazione che sempre più spesso si cuce sul petto la medaglia della trasparenza, un tempestivo chiarimento sulla citata circostanza, sperando di aver preso un granchio. Se così non fosse e se effettivamente emergessero legami di stretta parentela tra la Dott.ssa Nesti e l’Ass.re Gardini è doveroso interrogarsi sull’opportunità di tale incarico”.
 

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