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Incarico dirigenziale all'Ausl ad una delle indagate per il deficit. M5s chiede chiarimenti

“Senza alcuna prudenza – obietta Defranceschi – tra le motivazioni dell’incarico si parla incredibilmente di qualificata attività lavorativa svolta dalla stessa nell’ambito dell’Unità operativa complessa"

Il nuovo incarico dirigenziale di alta professionalità di durata triennale recentemente affidato dalla direzione dell’Asl di Forlì in ambito tecnico amministrativo ad una dirigente che risulta tra gli indagati per il deficit della sanità forlivese, che a fine luglio hanno ricevuto dalla procura l’avviso di fine indagini, è oggetto di una interrogazione di Andrea Defranceschi (M5s) alla Giunta regionale per avere chiarimenti sulla vicenda.

“Senza alcuna prudenza – obietta Defranceschi – tra le motivazioni dell’incarico si parla incredibilmente di qualificata attività lavorativa svolta dalla stessa nell’ambito dell’Unità operativa complessa (Uoc) bilanci e programmazione e di competenza professionale acquisita”. Eppure - considera il consigliere - “indipendentemente dall’esistenza di reati e di aggravanti, quali il dolo o l’appropriazione indebita la cui valutazione è di competenza della Magistratura, la stessa Regione ha rilevato l’irregolarità dei bilanci e il danno per le casse pubbliche, operato dalla dirigente in concorso con gli altri indagati, ai quali come minimo andrebbero imputati mancanza di professionalità e incapacità di gestione dei bilanci”.

Defranceschi, quindi, “pur nell’assoluto rispetto dei principi di garanzia degli imputati”, sottolinea la "necessità di attenersi ai principi di prudenza e precauzione nell’attesa che le indagini facciano il loro corso” e chiede pertanto alla Giunta regionale "perché non intervenga presso l’Asl di Forlì, se ritenga che la dirigente in questione possieda i requisiti tecnici e morali per svolgere al meglio i delicati compiti affidati e se non esistessero figure professionali alternative da preferire”.

Ancora, il consigliere vuole sapere dalla Regione quali azioni legali abbia posto in essere nei confronti dei responsabili del buco di bilancio dal 2010 a oggi e se intenda costituirsi parte civile nell’imminente processo.

Inoltre, l’esponente del Movimento 5 stelle vuole sapere se la Giunta regionale ritenga che “la creazione ad hoc di nuove figure dirigenziali in ambito tecnico amministrativo” sia congrua con il progetto Area Vasta, a proposito del quale – ricorda - “vengono reclamizzati dalla Regione importanti interventi di razionalizzazione dei costi amministrativi”.

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