rotate-mobile
Politica Coriano / Via Carlo Grigioni

Inceneritore, i paletti della Provincia: "Si brucino 80mila tonnellate di rifiuti. No agli speciali"

Il Consiglio Provinciale di Forlì-Cesena chiede l'inserimento di specifici limiti all'utilizzo dell'impianto di incenerimento Hera di Forlì, da prevedere espressamente nel redigendo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti

Il Consiglio Provinciale di Forlì-Cesena chiede l’inserimento di specifici limiti all’utilizzo dell’impianto di incenerimento Hera di Forlì, da prevedere espressamente nel redigendo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, che andrà a sostituire il vigente piano provinciale. La richiesta è stata formulata in un ordine del giorno proposto dal Partito Democratico, approvato nell’ultima seduta di giovedì scorso coi voti favorevoli dei gruppi Pd e Gruppo Misto e l’astensione dei gruppi PdL e Lega Nord.

Tra gli elementi di garanzia richiesti ci sono la riduzione della portata autorizzata per l’inceneritore a 80.000 tonnellate annue, l’esclusione dei rifiuti speciali e la pianificazione di un impianto alternativo di trattamento meccanico-biologico. L’ordine del giorno impegna “la Giunta provinciale a presentare osservazioni formali al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti che prevedano, oltre ad eventuali altri aspetti, modifiche alle Norme Tecniche d'Attuazione dove indicano, all'art. 18, la possibilità di smaltire i rifiuti speciali anche presso gli attuali impianti d'incenerimento facendo inserire una specifica esenzione per l'impianto di Forlì in coerenza con l'attuale piano provinciale; la modifica del capitolo 9 per ridurre a 80.000 tonnellate la quantità massima di rifiuti autorizzati nell’impianto di via Grigioni, in accordo ai flussi di rifiuti indifferenziati previsti per l’ambito di Forlì-Cesena; la pianificazione di un impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) da realizzare nel territorio forlivese, per il trattamento di almeno 50.000 tonnellate di rifiuto urbano indifferenziato e di almeno 20.000 tonnellate di rifiuto organico proveniente dalla raccolta differenziata, al fine di realizzare un sistema alternativo all’incenerimento e realizzare la società post-incenerimento al termine dell’ammortamento dell’impianto di via Grigioni”.
 
L’ordine del giorno rileva che “la proposta di Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti formulata dalla Giunta Regionale con delibera 103 del  3 febbraio scorso, per quanto riguarda gli impianti d'incenerimento, oltre a formulare previsioni di utilizzo dell'impiantistica d'ambito sovra provinciale,  permette, in antitesi con quanto attualmente previsto, anche la possibilità di incenerire rifiuti speciali e nulla dice rispetto alla riduzione della capacità autorizzatoria anche all'aumentare della raccolta differenziata come invece previsto dall'attuale piano provinciale”. Si ricorda infine, che in base allo stesso piano allo studio della Regione Emilia-Romagna “si prevede che nel 2020 la quantità di rifiuti solidi urbani nella Provincia di Forlì-Cesena si ridurrà a circa 78.000 tonnellate”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inceneritore, i paletti della Provincia: "Si brucino 80mila tonnellate di rifiuti. No agli speciali"

ForlìToday è in caricamento