Ausl Romagna, Pompignoli (Lega): "Sistema informatico non ancora unificato"

Il sistema informatico dell'Ausl unica della Romagna al centro di un'interrogazione del consigliere regionale della Lega Nord, Massimiliano Pompignoli. Sulla base di quanto riportato dalla stampa locale, l'esponente del Carroccio ha denunciato come nell'Ausl unica della Romagna "continuino a 'convivere' quattro sistemi informatici che non possono comunicare tra loro, nonostante la nuova Azienda sia stata costituita da più di due anni, con la legge regionale 22/2013".

Eppure "da tempo era noto il fatto che le quattro ex Asl romagnole avevano ognuna un sistema informatico diverso, pur facendo capo tutte alla Regione, e il problema era stato sollevato, in alcuni Consigli comunali, anche in fase di discussione della nuova Asl unica ottenendo come risposta che sarebbe stato il primo nodo da sciogliere una volta varata la nuova Azienda”. Nell'interrogazione rivolta alla giunta, Pompignoli intende "sapere per quale motivo, al di là dei "tempi della burocrazia" denunciati dal direttore amministrativo, i sistemi informatici delle quattro AsI non siano ancora unificati".

Il consigliere chiede anche di sapere per quale motivo "non sia stata data la precedenza, anche rispetto alla data di partenza dell'AsI unica, prevista per il primo gennaio 2014, alla messa a punto di un modello organizzativo da subito efficiente anche dal punto di vista informatico" e per quale motivo "ogni Asl abbia avuto la facoltà e la licenza, prima dell'unificazione, di scegliere un sistema informatico autonomo senza considerare la scelta più logica e efficiente di avere il medesimo sistema".

Ancora, Pompignoli vuole sapere quali siano "i tempi reali per la prevista unificazione; quali vantaggi comporterà per l'utente; per quali motivi non sarà possibile fare le prenotazioni on line e cosa sarà escluso, oltre agli esami clinici di laboratorio; quali saranno le voci di spesa e a quanto siano ammontate le spese per ogni sistema informatico di ognuna delle quattro ex Asl romagnole".

Infine, chiede se l'esecutivo regionale "non condivida la constatazione che l'enfasi con cui gli amministratori regionali e locali della sinistra salutarono l'Ausi unica non era altro che la solita propaganda tesa a veicolare il messaggio di primati che la Regione Emilia-Romagna non ha più"; "a chi ne siano da ascrivere le responsabilità" e se "non consideri opportuno relazionare al più presto nella competente commissione per illustrare lo stato di fatto dell'organizzazione e dell'attuale stato di realizzazione del modello in cui si articola l'Asl unica, comprensivo di tutti i progetti a breve e medio termine".