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Mercatone Uno, Di Maio interroga il Ministero: "Non è il momento delle polemiche"

Lo afferma il deputato Marco Di Maio, dopo la notizia del fallimento del colosso del mobile

Sono vicino ai lavoratori del gruppo Mercatone Uno rimasti da un giorno all'altro senza alcuna prospettiva per via del definitivo fallimento del gruppo. Sono vicino a loro come alle aziende fornitrici che devono riscuotere compensi per beni e prestazioni fornite". Lo afferma il deputato Marco Di Maio, dopo la notizia del fallimento del colosso del mobile, che coinvolge 55 punti vendita e 1800 lavoratori in tutta Italia, tra cui anche 27 nel punto vendita di Bertinoro

"Non credo sia il momento delle polemiche (che pur si potrebbero innescare facilmente) - aggiunge il deputato, che già in passato si era occupato del caso e del rischio di chiusura del negozio di Bertinoro -, ma piuttosto di capire insieme se ci sono le condizioni per salvare una parte dei posti e dare una prospettiva a queste persone". 
 
"Una cosa è certa: il comportamento dei proprietari, la Shernon Holding, rientra tra i peggiori esempi di imprenditoria che si possano vedere - commenta -. Del fallimento si è saputo tramite il tam-tam sui social network dopo 8 mesi di trattative e, evidentemente, prese in giro. Inaccettabile". 

Il parlamentare romagnolo, poi, annuncia che alla prima seduta parlamentare utile "presenteremo un'interrogazione allo scopo di sollecitare un intervento urgente del Ministero. Non vogliamo alimentare alcuna polemica, ma assicurarci che tutto cià che si poteva fare sia stato fatto e che ora non si lasci nulla al caso per tentare di dare una prospettiva a questi lavoratori". Intanto i sindacati hanno preannunciato un presidio per lunedì mattina davanti alla Prefettura.

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