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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Elezioni, malumori di Forza Italia su Zattini. Morrone: "La squadra e il progetto crescono ogni giorno"

Ad alcuni non è piaciuta la "linea morbida" e soprattutto le parole di stima ed affetto pronunciate nei confronti del primo cittadino uscente Davide Drei

L'incontro di sabato scorso nel salone comunale di Forlì del candidato sindaco della coalizione di centrodestra Gian Luca Zattini ha creato qualche malumore tra alcuni alleati di Forza Italia. Non sarebbe piaciuta la "linea morbida" e soprattutto le parole di stima ed affetto pronunciate nei confronti del primo cittadino uscente Davide Drei. Il leader della Lega Romagna, Jacopo Morrone, cerca di stemperare le tensioni: "Questi problemi fanno sorridere - afferma -. Il problema ci sarebbe se c'è qualcuno della coalizione che vuole accogliere immigrati come se fossero fratelli o che non condivide i principi cardini del nostro programma, che punta a fare di Forlì una delle città più sicure d'Italia".

Sulle parole di stima verso Drei, Morrone tende una mano nei confronti di Zattini: "Ha fatto il sindaco per dieci anni e si è trovato a contatto con Drei. Ci può stare la stima per rapporti personali. Anche io ad esempio stimo Marco Di Maio (il deputato dem, ndr) e quando ci incontriamo parliamo del territorio, anche se siamo di partiti differenti. Qui in Romagna si fa politica per passione". Ma agli azzurri non è piaciuta l'intenzione di Zattini di presentare una lista civica. "La lista civica ci sarà per forza - afferma Morrone - e il nome lo deciderà la squadra. L'importante è che ci siano persone di spessore che portano a casa voti. L'obiettivo è creare la vera alternativa e lo stiamo facendo. Abbiamo il sostegno di tantissime persone". Quanto alle percentuali di ciascuna forza dell'alleanza, "più voti i partiti prendono e meglio è perchè si vince al primo turno. Sono abbastanza fiducioso, perchè c'è un progetto importante".

Ma ai berlusconiani non è nemmeno sfuggito che nel video di presentazione del candidato c'era la scritta "committente responsabile Lega Romagna". Chiarisce Morrone: "Il committente elettorale responsabile è un onere e non un onore ed è stato messo velocemente nel video per non avere sanzioni dal punto di vista delle legge elettorali". La vigilia di Natale il leader della Lega Romagna ha avuto un incontro col vertice di Forza Italia, al quale ha partecipato anche Galeazzo Bignani, neo commissario regionale degli azzurri in Emilia Romagna: "Dalla Romagna e dai capoluoghi parte "l'attacco" alla Regione; se si svolta nei comuni sarebbe un fatto epocale che avrebbe ripercussioni anche sulle elezioni regionali".

Sul programma, spiega l'esponente del Carroccio, "non si è andati sul dettaglio. La politica nazionale della Lega è focalizzata quantomeno su sicurezza, imprese, giustizia e legalità, condivisibili da Forza Italia, ma anche da coloro che fanno politica di buon senso. Poi c'è chi vorrebbe più forza su determinati temi, chi su altri. Ma non ci sono punti contrastanti". Morrone tranquillizza gli alleati: "Abbiamo un progetto ed una squadra che deve smontare il sistema di sinistra dopo sessant'anni a Forlì - espone il segretario della Lega Romagna -. Abbiamo un candidato sindaco stimato e voluto bene e, per una serie di fattori di politica nazionale, c'è la possibilità di vincere le prossime elezioni". "La squadra e il progetto crescono ogni giorno - conclude -. E poi non so se qualcuno in futuro si vorrà sfilare, che è liberissimo di farlo, ma non mi sembra che ci siano le condizioni".

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