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La Lega: "Romagna calpestata nella legge elettorale, Vicini in giunta sarebbe un segno di rispetto"

Siamo pronti a fare la nostra proposta e a dare un contributo senza guardare al colore politico, per la modifica delle legge elettorale. Va detto che sono 5 anni che diciamo di cambiarla"

“Sono contento che qualche consigliere regionale si è accorto che la Romagna suia stata calpestata per l'ennesima volta, eleggendo solo 9 consiglieri delle tre province romagnole sui 50 totali. Siamo pronti a fare la nostra proposta e a dare un contributo senza guardare al colore politico, per la modifica delle legge elettorale. Va detto che sono 5 anni che diciamo di cambiarla, ma Bonaccini non l'ha mai mai preso in considerazione per il potere rosso dell'Emilia e per le pressioni che arrivano dai suoi feudi come Modena. Con soli 9 consiglieri regionali, i romagnoli sono cittadini di serie B, non è possibile che a Bologna basti il 'due virgola qualcosa' per avere un seggio”: è l'attacco che arriva da Jacopo Morrone, nella conferenza stampa di bilancio e di conclusione della campagna elettorale. La Lega ha già preparato dei manifesti che verranno affissi in tutte le plance con i ringraziamenti agli elettori.

Morrone propone al presidente riconfermato Stefano Bonaccini una compensazione. “Do un consiglio a Bonaccini, visto che la Romagna è stata calpestata,  almeno sarebbe un segno di rispetto darle più rappresentanza con gli assessorati in giunta. Mi spendo solo con una persona che ha competenze e curriculum, come il professor Claudio Vicini”, è l'apertura della Lega romagnola sul candidato di centro-sinistra. Claudio Vicini, cesenate e primario di Otorino all'ospedale di Forlì, ha ottenuto più di 4mila preferenze candidato nella lista civica di Bonaccini.

VIDEO - Morrone: "Abbiamo costretto il Pd ad arroccarsi nelle grandi città"

Porte aperte, poi, agli elettori 5 Stelle: “So che molti di loro ci seguono e ci apprezzano. Vedere i vertici dei 5 stelle sostenere il voto disgiunto a favore di Bonaccini, che è il vecchio contro cui hanno sempre combattuto, li ha penalizzati. Per i vertici è un segnale importante la loro cancellazione, invece agli elettori del Movimento 5 Stelle apriamo le nostre sedi per discutere con quell'elettorato i temi a loro cari”. 

Il bilancio della Lega, nelle ultime elezioni regionali, è positivo per Morrone: “Salvini ha girato il territorio piazza per piazza toccando località in cui neanche Bonaccini era mai andato, come Ranchio o Villa Verucchio,  quelle piazze assieme a quella di Ravenna in chiusura non le dimenticheremo facilmente, contenti anche di aver smosso la gente, che è tornata a votare dopo anni e anni di astensionismo”. Ed ancora: “Un grande in bocca al lupo a Bonaccini,  ha vinto firmando cambiali in bianco con soggetti che ora gli chiederanno conto e che dovrà accontentare su promesse, ogni giorno di campagna elettorale, sempre più grandi, come regalare autobus e treni indistintamente a tutti i pendolari o gli asili nido gratis. Voglio vedere come andrà, intanto ci sono aziende che si vedranno triplicati gli oneri di urbanizzazione con alcuni dei suoi ultimi provvedimenti”.

Morrone sulla giunta: "Ora lavora bene, ne riparliamo da un paio d'anni"

Per il segretario della Lega vincitrice nei piccoli comuni (21 su 30 nella provincia di Forlì-Cesena) “la sinistra si è arroccata nelle città, dove il sistema di potere è più forte”, e già guarda le prossime sfide di Faenza, Imola, e poi Rimini e Ravenna, dove il modello, per Morrone, resta “quello vincente di Forlì”. Per Morrone i risultati della Lega sono buoni e guarda agli alleati, in particolare Forza Italia: “Salvini ha fatto una delle migliori campagne elettorali, così non si era mai speso. Se anche alcunii alleati avessero fatto un ottimo risultato avremmo parlato di altro”.

Rivelazione di questa campagna elettorale è stato il movimento delle Sardine. Così Morrone: “Quando ci sono persone che vanno in piazza vanno sempre rispettate, anche se ne abbiamo viste molte meno quando qualcuno del Pd ha cercato di metterci il cappello sopra. Non hanno però contenuti e non capisco il concetto di contrastare l' espressione delle idee altrui.  E' il primo movimento di piazza che si muove contro il capo politico dell'opposizione e non del governo, si vede che Salvini fa paura”. 
 

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