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L'assessore Maltoni: "2013, ricominciare dai diritti delle donne"

"La scomparsa di una grande donna del secolo scorso come Rita Levi Montalcini, mi porta a riflettere sul fatto che nel primo ‘900 dover scegliere tra impegno professionale e famiglia, diventava quasi una certezza"

"Nel 2013 “ricomincio” dalle donne. La scomparsa di una grande donna del secolo scorso come Rita Levi Montalcini, mi porta a riflettere sul fatto che nel primo ‘900 dover scegliere tra impegno professionale e famiglia, diventava quasi una certezza. Nel caso della Montalcini, i risultati sono stati tali e tanti, da far dire che per fortuna questa scelta è stata fatta". E' quanto afferma Maria Maltoni, assessore alle Pari Opportunità di Forlì.

"Oggi pur tra le grandi difficoltà di conciliare tra famiglia e lavoro, la questione si pone in modo radicalmente diverso e la presenza delle donne nel lavoro, nelle professioni e più in generale nella vita sociale, è una delle caratteristiche dei paesi con maggior livello di benessere e democrazia - continua Maltoni -. Nonostante questo, anche in Italia abbiamo visto cresce la violenza contro le donne: sono 2061 quelle uccise in dieci anni da mariti, ex-compagni, familiari, un fenomeno per il quale è stato coniato un termine specifico “femminicidio”, che costituisce una emergenza in termini di diritti umani. Anche il nostro territorio, se pur indirettamente ne è stato colpito: il fatto che da qui sia partito l’assassino della ragazza uccisa in Friuli ci deve preoccupare".

"E soprattutto le dichiarazioni dei familiari, come sempre avviene in questi casi, il proprio congiunto è sempre un bravo ragazzo, non un uomo che ha ucciso una donna. E a questo proposito come non ricordare la farneticante crociata del parroco ligure contro le donne? Affermazioni espressioni di una mentalità che in qualche modo tende a giustificare la violenza contro le donne - aggiunge Maltoni -. E’ fondamentale perciò che il nuovo parlamento attui provvedimenti che prevedano l’impegno delle istituzioni e della società a tutti i livelli per contrastare tali fenomeni".

L'assessore sottolinea come "ciò che appare sempre più chiaro è che in molte parti del mondo, pur in paesi che stanno crescendo economicamente, la condizione femminile diventa una delle frontiere in tema dei diritti umani. Quello che sta accadendo in India con le donne stuprate e uccise sugli autobus, l’imposizione progressiva della sharia  in alcuni paesi in cui si è vissuta la primavera araba, sono fenomeni drammatici e tragici, legati ad una concezione patriarcale dei rapporti sociali inconcepibile oggi".

"Ma il grande movimento di rivolta contro gli stupri che sta crescendo in India, come pure l’opposizione alla limitazione dei diritti delle donne nei paesi di fede musulmana, che vedono donne e uomini uniti in queste lotte,  fanno credere nella possibilità che si possano cambiare queste situazioni. Non possiamo più stare a guardare, ma dobbiamo sostenere la lotta per i diritti civili delle donne in tutti i paesi del mondo, partendo dal nostro, operando ciascuno per la propria possibilità ed il proprio ruolo", conclude Maltoni.

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