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L'ex assessore Bellini: "Nel piano dei rifiuti non ci sono i miglioramenti promessi"

"Il 5 agosto 2015, un giorno dopo le mie dimissioni, molti amministratori, in particolare della Giunta e Assemblea Regionale, hanno espresso sorpresa, perché gli accordi a gli atti in corso di perfezionamento avrebbero garantito per l’inceneritore di rifiuti urbani di Forlì le migliori condizioni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Il 5 agosto 2015, un giorno dopo le mie dimissioni, molti amministratori, in particolare della Giunta e Assemblea Regionale, hanno espresso sorpresa, perché gli accordi a gli atti in corso di perfezionamento avrebbero garantito per l’inceneritore di rifiuti urbani di Forlì le migliori condizioni.

In quel periodo, avevamo chiesto la conferma delle condizioni previste dai pre-vigenti strumenti di pianificazione: divieto di trattare rifiuti speciali, divieto di trattare rifiuti extra-regionali, riduzione della portata con la riduzione dei rifiuti prodotti nella Provincia di Forlì-Cesena (conseguente all’aumento della raccolta differenziata), proprietà degli Enti locali dell’impianto per la parte finanziata dalla tariffa e dalla pubblica contribuzione.

Scelte importanti per confermare e sostenere l’economia circolare, la riduzione dei rifiuti e i conseguenti vantaggi economici e ambientali. Il 3 e 4 maggio, verrà discusso in Assemblea Regionale il Piano Regionale Gestione Rifiuti, lo strumento normativo in cui inserire e confermare o meno queste condizioni. Sarò lieto di poter dire, “ecco, mi ero sbagliato: il Piano contiene tutte le condizioni precedenti, anzi le migliora”.

Tuttavia, i documenti istruttori e le audizioni svolte lasciano intravedere scelte diverse. La modifica della proprietà, in particolare, appare incomprensibile. È come se un cittadino acquistasse una casa con un mutuo e, completate le rate, si trovi comunque a pagare un canone d’uso alla società di capitali che l’ha costruita, poiché la proprietà rimarrebbe alla società stessa. Attendo con fiducia la conferma delle dichiarazioni di intenti e degli accordi sottoscritti.

Alberto Bellini, ex assessore all'Ambiente

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