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L'ex assessore fa i conti della bolletta di Alea: "Scelta politica ideologica e maggiori costi per le famiglie"

"Ci chiediamo ,poi, perché a Forlì si sono perse le elezioni del 2019? In ALEA c’è la risposta: scarsa visione strategica di politica amministrativa fatta con superficialità, impreparazione e saccente arroganza"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

In queste giornate stanno arrivando a casa dei cittadini forlivesi le bollette di ALEA relative al 2020, pagabile in una unica rata od in due rate (LUGLIO e NOVEMBRE). Dopo la sfavillante campagna politico istituzionale fatta dalle giunte BALZANI e DREI, dove la scelta di costituire una società in house (uscendo da HERA) fu sbandierata come unica e grande soluzione per il bene dei cittadini, per la tutela dell’ambiente e per l’ottimizzazione del riciclo dei rifiuti scegliendo la strada del “porta a porta” e non ultimo il sicuro risparmio che sarebbe stato riversato sulla riduzione dei costi per ogni singola famiglia ottenuto dalla vendita dei materiali recuperabili con un rientro economico, riducendo così anche l’uso dell’inceneritore locale (addirittura chiudendolo), oggi si può con sufficiente cognizione di causa fare una verifica e capire. Analizzando la bolletta si scopre che il principio di chi meno produce rifiuti indifferenziati meno spende è una grande presa in giro e che i nuclei familiari composti da un singolo componente dovranno comunque pagare 8 svuotamenti obbligatori , anche se ne vengono effettuati meno nel corso dell’anno. Tutte le famiglie in base al numero dei componenti il nucleo familiare pagano un numero di svuotamenti fissi indipendentemente dal fatto che li facciano o meno durante l’anno.

ES: Svuotamenti ( bidone grigio 30litri indifferenziata ) obbligo di pagare NUCLEO di 1 componente = 8 svuotamenti NUCLEO di 2 componenti = 12 svuotamenti NUCLEO di 3 componenti = 16 svuotamenti NUCLEO di 4 componenti = 20 svuotamenti NUCLEO di 5 componenti= 24 svuotamenti. Tra l’altro il conteggio e’ applicato su base annua quindi chi fa meno svuotamenti rispetto a quelli che paga non ha la possibilità di portarseli dietro nell’anno successivo. Un grande bluff dove il costo del servizio è maggiore rispetto a comuni capoluogo.

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ES. MODENA dove un nucleo di 2 persone in abitazione da 100 mt paga circa € 130,00 rispetto ai € 150,00 di Forlì. Modena è al 75% di risultato per raccolta differenziata, molto vicino se non superiore a Forlì. Un inceneritore che non chiuderà, vista la pianificazione Regionale e gli obblighi contrattuali vincolanti in essere.. , una città piena di bidoni, bidoncini che in certe fasce orarie (soprattutto in centro storico) sembra un letamaio a cielo aperto, disagi per i cittadini per il conferimento nelle isole ecologiche di materiali ingombranti( prima ritirati a casa con una semplice telefonata), costo per il ritiro del vegetale (prima gratuito). Ma la domanda di fondo è "cui prodest”? Semplicemente ad una rigida ideologia che è andata contro modelli molto più funzionali che avrebbero ottenuto gli stessi risultati a costo più basso. Ci chiediamo ,poi, perché a Forlì si sono perse le elezioni del 2019? In ALEA c’è la risposta: scarsa visione strategica di politica amministrativa fatta con superficialità, impreparazione e saccente arroganza .

Lodovico Buffadini, ex assessore di Forlì

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