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La holding dei cieli passa anche in consiglio comunale

Anche il consiglio comunale di Forlì nella seduta di lunedì pomeriggio ha approvato a maggioranza la costituzione della holding romagnola degli aeroporti tra Forlì e Rimini. A favore Pd, Idv, Lega Nord e Pdl

Anche il consiglio comunale di Forlì nella seduta di lunedì pomeriggio ha approvato a maggioranza la costituzione della holding romagnola degli aeroporti tra Forlì e Rimini. Un voto arrivato dopo un dibattito di quasi tre ore e che ha visto votare favorevolmente la maggioranza di centrosinistra, Partito Democratico e Italia dei Valori, assieme alla Lega Nord e al Popolo della Libertà. Astenuta l'Udc, contrario il movimento DestinAzione Forlì.

L'illustrazione del progetto, effettuata dall'assessore alle Attività produttive Maria Maltoni (assente il sindaco, arrivato più tardi per un impegno a Bologna sul futuro dell'Università) è stata seguita dagli interventi dei vari gruppi consiliari. Il Partito democratico, attraverso il consigliere comunale Marco Di Maio, ha definito la holding come “l'unico strumento possibile oggi per salvare l'aeroporto e dare una prospettiva a Forlì, a Rimini e al sistema nel suo insieme”. Di Maio ha riconosciuto che “in passato sono stati commessi degli errori nella gestione di Seaf che non devono essere ripetuti. Non ci interessa il credo politico di chi guiderà la holding e siederà nei consigli d'amministrazione, ma ci interessa che siano persone competenti e capaci di gestire un'impresa aeroportuale”. Il Pd ha poi rivolto un “appello a tutte le forze politiche, per un'assunzione collettiva di responsabilità di fronte ad una questione che va oltre gli interessi politici di parte”.

Il Pdl ha annunciato il suo voto favorevole con l'intervento di diversi consiglieri, tra cui il capogruppo Alessandro Rondoni, che non ha risparmiato frecciate alla maggioranza sulle gestioni passate. Dello stesso avviso il consigliere comunale Pdl, Angelo Sampieri, che ha aspramente criticato la holding, che viene definita una “scatola vuota” per l'assenza di un piano industriale. Tuttavia ha confermato il voto positivo del Pdl, “un voto che diamo sulla fiducia perchè fino ad oggi i fatti non lo meriterebbero”.

La Lega Nord, con il suo capogruppo Francesco Aprigliano, non ha risparmiato nessuno. Le critiche più dure sono state indirizzate al Pdl e al suo capogruppo Alessandro Rondoni: “Non sappiamo più a quale Rondoni credere, se a quello che fugge dall'aula o a quello che vota contro o a quello che oggi si presenta con toni accomodanti a favore dell'aeroporto”. Aprigliano ha attaccato anche la maggioranza, rea di aver “scarso peso politico in Regione” e di aver consentito che negli anni si producessero “gestioni fallimentari” dello scalo aeroportuale.

Voto contrario della consigliera comunale di DestinAzione Forlì (gruppo che fa parte del Movimento 5 stelle), Raffaella Pirini, da sempre schierata contro il “Ridolfi”, mentre dall'Udc è arrivata l'astensione, motivata dal consigliere Andrea Pasini dall'”assenza del piano industriale che dovrà essere  seguito da questa holding”. L'Italia dei Valori ha votato la delibera, pur evidenziando attraverso il consigliere comunale Tommaso Montebello alcune criticità di fondo, legate sempre alla questione del piano industriale.

Il sindaco Roberto Balzani nella sua replica finale ha assicurato che “il Comune compierà ogni sforzo per sostenere l'indirizzo arrivato dal consiglio comunale, cioè di impegnarsi affinchè sia salvaguardato il ruolo di Forlì”. Ma per fare questo occorre “superare una stagione in cui le classi dirigenti che si sono susseguite hanno fallito su questo punto, come dimostrano i bilanci”, lasciando spazio a “manager competenti e seri, capaci di gestire un business come quello di un aeroporto”. Il sindaco ha rivendicato la volontà di “compiere un'operazione che ha anche un forte valore di solidarietà territoriale, poiché va incontro alle esigenze tanto di Forlì quanto di Rimini”.
 

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