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La storica vittoria di Zattini, esulta Mezzacapo: "I forlivesi hanno votato con la testa". Morrone e Cintorino: "Nuovo capitolo per la città"

Daniele Mezzacapo, segretario Comunale della Lega di Forlì si dice "molto emozionato per la storica vittoria del centrodestra a Forlì con il determinante consenso leghista"

"E' una grandissima soddisfazione, questo fantastico risultato mi ripaga di tutto il lavoro fatto ogni giorno nei cinque anni passati nei banchi dell'opposizione. Non ho mai mollato e ho contestato con tutte le mie forze quelle ingiustizie che si presentavano puntualmente ai danni di una parte di cittadini forlivesi". Daniele Mezzacapo, segretario comunale della Lega di Forlì, si dice "molto emozionato per la storica vittoria del centrodestra a Forlì con il determinante consenso leghista".

"I forlivesi - dice Mezzacapo -  hanno votato con la testa e non con la pancia, hanno capito, e questo è quello che più mi piace, che ho lavorato fin dal primo giorno da consigliere dell'opposizione per cambiare un sistema incancrenito che ha prodotto figli e figliastri. I forlivesi lo hanno capito e me lo hanno dimostrato con le tante preferenze a mio nome".

Ora, - dice Mezzacapo - dopo la festa di stanotte, occorre partire subito, c'è tanto da fare. So perfettamente che sarà dura, ma sono pronto a spendermi con ancora più energia, per la città, con onestà e rigore. Si tratta di un risultato frutto di passione, entusiasmo, stile, idee e azioni insieme ai cittadini. Ringrazio Gian Luca Zattini con il quale c'è stato un feeling incredibile fin dal primo momento e ringrazio oltre ai leghisti forlivesi a cominciare dall'amico Jacopo Morrone, tutti quelli che hanno lavorato per cambiare la storia di Forlì e che hanno creduto a questo progetto. Ora tocca a noi non deluderli". 

La gioia di Morrone e Cintorino

L’entusiasmo di Morrone, segretario della Lega Romagna, e di Andrea Cintorino, segretario provinciale di Forlì-Cesena, è palpabile: "Per la nostra città si apre un nuovo capitolo, un’inedita pagina di storia. Siamo pronti, siamo preparati e non deluderemo certamente i nostri concittadini che ci hanno dato fiducia. Dopo anni di stagnazione e di amministrazioni scarsamente fattive e propositive, il neo sindaco Gian Luca Zattini, persona di provata esperienza amministrativa, la squadra che lo coadiuverà e tutti i consiglieri di maggioranza, dove la Lega è preponderante, agiranno all’unisono per il futuro e il rilancio di Forlì. Un ringraziamento va a tutti gli elettori che ci hanno votato, ai militanti e agli attivisti che in questi ultimi mesi, a titolo volontario, hanno impiegato tempo della loro vita privata per organizzare e realizzare la campagna elettorale".

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"Regione assolutamente contendibile"

“Non sarà facile, ma la Regione Emilia Romagna è assolutamente contendibile - analizza Morrone -. A questo proposito, voglio ringraziare il nostro leader, Matteo Salvini, che è riuscito a infondere a livello regionale lo stesso entusiasmo e gli stessi effetti positivi raggiunti a livello nazionale". "Per quanto riguarda l’Emilia Romagna si dimostra che il Pd è un gigante con i piedi sempre più di argilla. Nel senso che ancora può contare su una consistente ramificazione del potere e del controllo dell’elettorato, ma progressivamente sta perdendo appeal e consenso - prosegue l'esponente del Carroccio -. Il grande problema dei Dem è che non sanno rinnovarsi, sono abbarbicati in posizioni di retroguardia e, soprattutto, non hanno progetti da contrapporre ai nostri. L’abbiamo visto in questa campagna elettorale".

"Hanno spostato continuamente il confronto sul livello nazionale anziché rapportarsi sul locale, perché se l’avessero fatto sarebbero emersi in modo eclatante i loro limiti propositivi e amministrativi - prosegue -. Hanno optato, invece, per una campagna d’odio, aizzando le frange più estreme con palesi bufale contro un avversario trattato come un nemico da abbattere. Facendo evidentemente un buco nell’acqua. Anche a Cesena, dove, nonostante la sconfitta, siamo riusciti ad andare al ballottaggio dopo 70 anni e la coalizione di centro-destra ha ottenuto un risultato di tutto rispetto, aumentando i consensi nel secondo turno nonostante il calo sensibile di votanti. Certamente il Pd ha portato a votare tutti i propri sostenitori, mentre l’oltre 40 per cento che non è andato alle urne è certamente un elettorato contendibile. Ciò che emerge è che il Pd è un partito strutturalmente vecchio e stantio, anche se ha candidati e sostenitori giovani che, tuttavia, non hanno la forza e, forse, la capacità di rinnovarlo e stanno ripetendo le stesse anacronistiche liturgie del passato".

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